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Angolo del tifoso

ANGOLO ROMA – Bologna – Boh Roma

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Mourinho Roma
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Si ricade nel baratro.

Dopo un periodo di risultati e qualche prestazione confortante sono tornate le paure, proprio con l’inizio del “mese terribile”. La Roma arriva all’inatteso scontro diretto a Bologna senza i suoi gioielli e tutto ciò che di male ci si aspetta, accade.

Basta l’ordine e il rigore tattico, unito a dinamismo e soprattutto voglia di fare, a regolare i giallorossi, con due contropiedi favoriti da buchi di campo chilometrici. Per la Roma due situazioni casuali con il Gallo, dove è bravo Ravaglia, ma, soprattutto nel secondo tempo, scarso Belotti.

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L’analisi del match è praticamente un copia e incolla delle parole di fine partita di Mou, esattamente uguali a quelle che avevo in testa durante questo scempio (nulla che lo esoneri da responsabilità su ciò a cui ho assistito, sia chiaro).

La Roma punta tutto su tattica e posizione e, se queste saltano, non ha la condizione atletica per primeggiare su nessuna squadra di Serie A.

La realtà è che senza (mezzo) Dybala e Lukaku, la fisicità e soprattutto la qualità della rosa non è superiore al Bologna, lo sono solo gli stipendi e odio fare discorsi così populisti, ma tant’è.

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Le parole di Mou che esce allo scoperto sulla sua voglia di restare erano ciò che volevo, ma certo lo Special One che per la prima volta preferirebbe lavorare sui giovani che su ex calciatori, mette pressione alla società e non salva Pinto.

La sostituzione dopo 18 minuti, ma soprattutto la faccia mentre neanche guarda passare Renato Sanches, sono pietra tombale sul fallimentare mercato estivo del lusitano. A parte Lukaku, nessuno si salva: Aouar apatico e fragile; Kristensen impresentabile nel professionismo; Ndicka indietro, seppur con margini; Azmoun un volenteroso carneade e di Paredes non parlo perchè è sempre stato questo per me, cioè tra il mediocre e l’appena sufficiente.

Non sono un anti Pellegrini per punto preso, come tanti, ma la favola, dopo un anno e mezzo di totale mediocrità, non possiamo più raccontarcela. Il capitano, problemi fisici o no, non sa prendere per mano la squadra e non incide in nessun modo e la sua pochezza attuale è seconda solo a quella cronica di Spinazzola.

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Questa squadra non può fare a meno del dinamismo di Bove, non certo un fuoriclasse.

Non so se a fine anno finirà il ciclo Mourinho (a dispetto delle sue parole ancora penso di sì), ma certo il ciclo di alcuni “senatori” dovrà finire per forza.

Dopo cinque scontri diretti abbiamo fatto due punti e ora arrivano Napoli, Juve, Atalanta e Milan…l’unica amica è la statistica, onestamente.

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