I nostri Social

Bologna

Bologna, Thiago Motta: “A Udine gara diversa rispetto alla Roma”

Pubblicato

il

Thiago Motta Bologna
Tempo di lettura: 4 minuti

Thiago Motta ha parlato in conferenza stampa per il prepartita di BolognaUdinese, in programma per la 34a giornata di Serie A. Queste le sue parole:

Ultimamente ci sono molti elogi per te e il Bologna, cosa significa per te?

“Ringrazio tutte le belle parole, che fanno piacere. Come sempre penso esclusivamente alla partita contro l’Udinese, davanti al nostro pubblico. Cercheremo di fare tutto il possibile per poter regalare grande gioia.”

Quando la gente ti ferma per strada, cosa ti dice?

“Mi fanno i complimenti, mi dicono di continuare così ed è quello che facciamo sempre. Noi cerchiamo sempre di offrire al nostro pubblico il miglior calcio possibile.”

Pubblicità

Hai riguardato la partita di Roma?

“Io riguardo sempre le partite che disputiamo, per preparare la prossima e capire dove sbagliamo. A Roma abbiamo fatto una grande partita, ma sicuramente possiamo migliorare, soprattutto nella metà campo avversaria.”

A Udine c’è stata una sconfitta importante, quella partita ha insegnato qualcosa?

“E’ successo che l’Udinese ha fatto un’ottima prestazione. un primo tempo equilibrato, ma dopo il secondo gol è stato più difficile e hanno meritato la vittoria. Dobbiamo cercare di dirigere la partita in un verso che sia utile per noi. Domenica sappiamo chi affronteremo, è una squadra pericolosa. Cercheremo di limitare al massimo le ripartenze.”

In questo percorso c’è una parola che descrive al meglio la tua squadra?

“Abbiamo sempre avuto ambizione, giochiamo con grande responsabilità. A Frosinone abbiamo fatto una bella prestazione, è una squadra difficile da affrontare. Nel secondo tempo abbiamo avuto tre occasioni per fare gol, ma non le abbiamo sfruttate. Anche con il Monza abbiamo giocato bene e abbiamo creato, ma non siamo riusciti ad andare in vantaggio. Contro la Roma c’è stata una partita diversa, è una squadra che vuole giocare, e noi come loro abbiamo creato le nostre occasioni. Domenica non ci sarà la stessa partita, ma dobbiamo essere pronti anche mentalmente per affrontare una squadra come l’Udinese, che ha punti di forza e noi dobbiamo cercare di portare la partita dove ci conviene.”

Pubblicità

La tua squadra è più matura, ma anche più paziente?

“Parlando concretamente, la cosa più importante è che i ragazzi capiscano in che momento della partita si trovano. La cosa funziona quando tutti gli undici in campo hanno la stessa idea nello stesso momento, che è la cosa più difficile del calcio, ma attualmente abbiamo una squadra che riesce a farlo.”

Il gol a Roma arriva dopo quasi due minuti di possesso, è la “giocata tipo” che vorresti?

Voglio anche quello, ma anche che andiamo in avanti veloci approfittando degli spazi e dei tempi che ti lasciano gli avversari, ma non è sempre possibile e dobbiamo capire quando possiamo e quando non possiamo farlo.

Con l’Udinese troverai una partita diversa rispetto a Roma

“Penso si sì, troveremo una squadra chiusa, che cerca di difendersi per poi ripartire. Noi dobbiamo capire questi momenti per giocare come sempre collettivamente.”

Pubblicità

Quanto le è piaciuto il fatto di aver sbagliato poco in questo campionato?

“E’ la forza che hanno i ragazzi in campo, giocare all’Olimpico con quell’atmosfera non è mai facile. Ci sono stati momenti in cui abbiamo regalato la palla agli avversari, ma siamo riusciti a rientrare in partita utilizzando la palla sia per ripartire che per mantenere il possesso e siamo riusciti ad andare sul 3-1.”

Sei ancora dell’idea di avere una squadra corta, con pochi componenti?

“La mia idea è la qualità e non la quantità: avere una rosa corta di qualità, con giocatori che possono ricoprire ruoli differenti. Penso che sia la cosa migliore, questa è la mia idea. In questo momento abbiamo giocatori che partecipano poco e questo mi dispiace.”

El Azzouzi cambia quattro posizioni nell’azione del gol a Roma e non giocava da tempo, quanto ti rende orgoglioso?

“Come allenatore sono orgoglioso che loro dal primo giorno credono in quello che vogliamo proporre, cosa non facile all’età di questi ragazzi. La convinzione aiuta molto. A Cagliari, dopo essere andati in svantaggio, abbiamo continuato a fare il nostro gioco. Sono cose che mi rendono molto orgoglioso perché questi ragazzi seguono quello che vogliamo proporre.”

Pubblicità

Il Bologna domenica con una vittoria è aritmeticamente in Europa…

“Il nostro obiettivo domenica è fare il miglior calcio possibile. Non abbiamo il controllo sul risultato, ma su quello che dobbiamo fare e su cosa dobbiamo concentrarci. Tutto il resto può essere uno stimolo in più, ma per dare il massimo dobbiamo prepararci bene e arrivare alla partita per fare del nostro meglio.”

Il pensiero di essere a otto punti dalla Champions può essere uno stimolo in più?

“Sono tutte ipotesi che in questo momento contano poco. Quello che conta è come affronteremo la prossima partita, senza nessuna ossessione e con grande responsabilità.”

La forza di essere un gruppo unito è ciò che differenzia il Bologna dalle altre squadre?

“Trattandosi di un gioco collettivo, i ragazzi passano molto tempo insieme. L’ambiente sano è importante, anche chi gioca solo cinque minuti deve sapere di poter contribuire. Tutti sanno che devono dare qualcosa in più ai compagni, aiutarli e rispettarli. Loro lavorano tanto e quando si allenano cercano di dare il massimo per poter giocare da titolari, facendo alzare così una sana competitività tra loro. Questo fa sì che il gruppo sia ancora più unito. Sono d’accordo: questo ambiente e questa famiglia aiutino.”

Pubblicità

Bologna e Udinese sono le squadre che, rispettivamente, hanno segnato di più e  incassato più gol nei momenti conclusivi…

“E’ un dato in più che però non condiziona un’intera stagione. Non penso che si possa riassumere un campionato in un solo dato. Noi siamo dove siamo meritatamente.”

Sugli esterni offensivi…

“Ndoye e Orsolini hanno caratteristiche diverse, oggi il giocatore se vuole diventare più incisivo deve essere capace di giocare sia a destra che a sinistra. Io ho giocato con Messi, lui poteva fare anche il difensore centrale, perché è il miglior giocatore del mondo. Per diventare più forti bisogna essere completi e cercare di dare il massimo.”

Come hai visto Soumaoro nel rientro dopo un anno?

“Molto bene, l’ho visto con il sorriso. Ha passato tanto durante la sua carriera, ma ha sempre avuto forza mentale. Lui ha sempre chiesto di fare di più, arriva sempre contento nonostante sia un ragazzo introverso. Tornerà sicuramente a giocare ad alti livelli.”

Pubblicità

Nello spogliatoio, i tuoi ragazzi ti chiedono del tuo futuro?

“No, mai. Pensano di partita in partita, come faccio io.”

(Foto: Depositphotos)

 

Pubblicità

in evidenza