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#LBDV – Martinelli, l’italo-brasiliano che non smette di stupire

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Nei giorni scorsi è andato in scena il derby più importante di Londra, la sfida tra Arsenal e Chelsea. Tra i tanti spunti, un calciatore è finito sotto la lente di ingrandimento: Gabriel Martinelli. Ve lo ricordate?

Era il 25 settembre scorso noi de Le Bombe Di Vlad ve lo presentavamo in un nostro focus. A distanza di qualche mese, la sua stella non si è affatto eclissata, ma continua a splendere luminosa del cielo di Londra.

CHE GOL!

Le caratteristiche tecniche ormai sono sotto gli occhi di tutti: un fisico possente e una discreta tecnica, fanno di Gabriel Martinelli un piccolo talento. La giovanissima età, appena diciannove anni, gli conferisce una spensieratezza impressionante, che si tramuta in giocate da campione. Nel derby di martedì ha segnato un gran gol, proprio con quella spensieratezza che accompagna i più giovani.

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Corsa di novanta metri palla al piede, picco di 34 chilometri/ora toccati, freddezza nello spiazzare Kepa e palla in rete. Gabriel Martinelli è un piccolo predestinato, ormai il suo valore è sotto gli occhi di tutti.

MARTINELLI: BRASILE O ITALIA?

L’Arsenal se lo tiene stretto. E ci mancherebbe. Ora l’attenzione si sposta, inevitabilmente, sul paese che potrebbe rappresentare. Perchè come sapete, Gabriel Martinelli ha il doppio passaporto. Come si evince dal cognome, sono chiare le sue origini italiane. Come succede da tanti anni a questa parte, il talento dell’Arsenal è diventato un oggetto pregiato anche per la nostra nazionale. Il suo futuro sarà a tinte verde-oro o vestirà la maglietta azzurra dell’Italia?

Io sono brasiliano e sogno di giocare per il Brasile. Ma potrei giocare anche per l’Italia e nulla è ancora definito. Dal Brasile non ho ricevuto alcuna chiamata.”

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Il ragazzo classe 2001 è nato e cresciuto in Brasile e si sente, giustamente, brasiliano. Ma il mondo del calcio è strano, e lo stesso attaccante dell’Arsenal non ha chiuso le porte alla nazionale italiana. Potrebbe seguire le orme di Eder e Jorginho, ‘oriundi’ che hanno scelto l’Italia alla Selecao.

Una cosa è certa: se davvero Mancini ha intenzione di convocarlo, deve sbrigarsi. Martinelli è finito sotto la lente di ingradimento e Tite non se lo lascerà soffiare così facilmente…

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