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Angolo del tifoso

ANGOLO MILAN – Il Milan vince e respira

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Il Milan vince col Parma e mette tre punti in cascina, non così scontati.

È stata una partita strana quella del Diavolo. Primo tempo dominato e secondo che sembrava aprirsi a una pericolo involuzione.

Si conferma una legge: lontano da San Siro il Milan va che è una meraviglia. Le trasferte hanno portato alla causa 40 punti sui 63 totali, consentondo così ai rossoneri di proteggere – qualunque sia il risultato delle concorrenti – il secondo posto in solitaria.

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Una vittoria sicuramente importante in chiave Champions, soprattutto se si pensa che, per ben mezz’ora, la squadra di Pioli ha dovuto giocare in dieci a causa dell’espulsione di Ibrahimovic. L’arbitro, infatti, ha sentito un “sei un bastardo” ma, dall’audio del campo, pare che l’11 rossonero abbia pronunciato un “sembra strano”. Un fraintendimento che può costare allo svedese due giornate di squalifica contro Genoa e Sassuolo, prima del big match contro la Lazio.

Tornano al gol quei fedelissimi che tanto bene hanno fatto nel girone di andata. È tornato al gol Rebic, bella finta di corpo a confondere il difensore che cade nella trappola e copre il lato sbagliato. Torna al gol Kessie, che riceve palla da Theo Hernandez, dopo un bello scambio nello stretto con Ibra. E torna al gol Leao, che sfrutta un contropiede innescato da Dalot che gli serve palla, completamente libero, con il Parma che si era totalmente riversato in attacco. Tre buoni motivi per guardare con fiducia al cammino lungo che deve portare fra le prime quattro.

Anche l’infermieria che si svuota è un’altra buona notizia, dati i recuperi simultanei di Leao, Diaz e Mandzukic (ultima apparizione il 18 febbraio), che hanno restituito al tecnico svariate opzioni in attacco.

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La sensazione è che, per recuperare spinta e fiducia, la squadra di Pioli abbia bisogno di risultati, anche sofferti come questo al Tardini. La condizione fisica, adesso che non c’è più il gravoso impegno di coppa infrasettimanale, tornerà ad essere ottimale e torneranno intensità e convinzione.

La fuga dell’Inter oramai lascia un distacco troppo grande da essere colmato in otto partite, ma chissà se proprio tornare coi piedi per terra, mangiando la polvere dei cugini che stanno davanti, non abbia restituito un po’ di cattiveria e di coordinate ad un gruppo che forse ha bisogno della lepre davanti per correre.

La brutta partita con la Samp, nella scorsa giornata, non è stata dimenticata e bisognerà ricordarla per tanto tempo, come monito. I punti buttati dai rossoneri in incontri alla portata, in questo girone di ritorno, oramai sono tanti e sprecarne ancora sarebbe davvero un errore imperdonabile.

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