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Angolo del tifoso

ANGOLO SPEZIA – Scacco alla torre

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Spezia
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SCACCO ALLA TORRE

La vita è fatta di attimi. Come una partita di calcio. Un tiro, un goal fanno tutta la differenza del mondo. La perla di Verde diventa il sasso gettato nello stagno che provoca onde infinite che si propagano in tutte le direzioni. Di colpo, come per magia, spariscono tutte le paure. Non ci sono più pessimismi e disfattismi, ma solo il desiderio di sentirsi ancora appassionati del calcio e delle aquile.

Sullo sfondo Pisa e Spezia sempre diverse. Come l’acqua e l’olio, come la forbice e il sasso. Un cantiere infinito lo Spezia, tra arrivi, partenze e quasi cessioni. A sinistra gioca chiunque se la senta, in attesa del ritorno di Reca. A volte però capita che i problemi diventino le soluzioni, ed ecco che Vignali la mette per Kouda per il vantaggio che stappa la partita. Il pareggio su rigore assume le vesti dell’ennesimo brutto presagio, ma ci pensa sempre lui. Il numero 99 sulla maglia ma con il dieci nei piedi, accarezza un pallone che diventa un diagramma di Eulero Venn, intersecando tutto e tutti. Goal, vantaggio, punti e vittoria. Il terzo sigillo è degno dei frombolieri brasiliani che giocano non all’ Arena Garibaldi, ma sulla rena asciutta e color latte di Copacabana. La cannuccia del mojito, per un attimo resta vuota. Ci pensa Zoet a darci lo zucchero con la parata finale che tira giù il sipario sulla vittoria bianconera.

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Gli aquilotti si regalano l’allunaggio perfetto nel mare della tranquillità. Tranquillità che deve essere di tutti. Di chi va in campo e di chi tifa, molto spesso soffrendo.

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