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ANGOLO JUVENTUS – La meglio gioventù

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Vlahovic Juventus
Tempo di lettura: 3 minuti

La trasferta prenatalizia in Ciociaria assomiglia molto a uno scherzo del Destino. Sono di fronte la Juventus del conservativo mister Allegri e il Frosinone di Eusebio Di Francesco, allenatore abituato a valorizzare i giovani. Il colmo è che l’ottimo percorso della formazione di quest’ultimo è, in buona parte, merito dell’alto rendimento di tre ragazzi provenienti da Vinovo. La sostanza del mediano Barrenechea, i dribbling del trequartista Soulè e la potenza della punta Kaio Jorge non avrebbero potuto far comodo alla causa bianconera? Il Conte Max ha preferito puntare sull’esperienza di elementi più rodati, spedendo i tre giovanotti a farsi le ossa, in prestito, agli ordini dell’ex tecnico del Sassuolo. Di Francesco si è messo a lavorarci sopra di buzzo buono e i risultati gli stanno dando ragione. In estate il trio potrebbe anche fare il suo trionfale rientro alla casa madre, per adesso devono dare il meglio di sé con la casacca gialla addosso. La meglio gioventù.

Un cuore diviso a metà

Finora quello che sta davvero facendo la differenza è Soulè. Sei reti e un assist in meno di metà campionato sono delle referenze in grado di ingolosire chiunque. Anche a livello di rappresentative nazionali: il ragazzo ha il passaporto argentino ma antenati italiani. Vanta già qualche presenza nella Selecciòn under 20, molti lo vedrebbero bene, però, con la maglia azzurra addosso. Ci sono stati già approcci con lo staff di Mister Spalletti, lui ha ringraziato ma ha fatto capire di aver già fatto la sua scelta. Se lo chiameranno indosserà la divisa dell’albiceleste: la sua fantasia e i suoi guizzi al servizio della squadra guidata dal suo idolo Lionel Messi. Sul futuro non si sbilancia e non vuole ipotecarlo: fino a giugno è a disposizione del mister Di Francesco, il suo cartellino è di proprietà della Juventus. Sempre ammesso che Allegri voglia puntare, finalmente, sulla sua esuberanza. La meglio gioventù.

L’uomo dell’ultimo passaggio

Uno con le sue caratteristiche potrebbe ben figurare anche tra gli undici di Allegri. La conferma è avvenuta proprio in questo match. Alla lettura delle formazioni figura come titolare il diciottenne Yildiz, attaccante diciottenne finora protagonista di pochi scampoli di partita. Turco di origine, tedesco di formazione, è un rifinitore/ seconda punta che, come da parole del suo allenatore, “bada al sodo”. In altri termini è uno che sa cosa fare con il pallone tra i piedi ma non si perde in leziosismi inutili. E, inoltre, sa rendersi utile anche quando c’è da battagliare. Considerata la cronica carenza di fosforo nella mediana bianconera (cfr. https://www.lebombedivlad.it/2023/12/17/la-messa-a-punto/#:~:text=ANGOLO%20JUVENTUS%20%E2%80%93%20La%20messa%20a%20punto,) qualcuno in grado di dettare l’ultimo passaggio per innescare le punte servirebbe davvero come il pane. Se poi fosse anche in grado di andare a rete in prima persona, come Yildiz contro i ciociari, non gli si potrebbe davvero chiedere di più. Che Allegri, ben consapevole delle doti del ragazzo, si stia divertendo a smentire i suoi detrattori? Di certo la sicurezza dell’attaccante turco è motivo di gran soddisfazione. La meglio gioventù.

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Nulla è mai facile

Ci si scordi, comunque, di poter speculare sulla sua marcatura. Il Frosinone dei ragazzi terribili di mister Eusebio non è da prendere alla leggera. Soprattutto occhio ai tre di scuola juventina: Barrenechea fa diga a centrocampo da navigato esperto del ruolo, Soulè sguscia da tutte le parti con l’agilità di un capriolo, Kaio Jorge fa a sportellate con i difensori bianconeri come se fosse un ariete. Il pareggio è nell’aria e puntualmente avviene. Adesso tutto da rifare per gli uomini di Allegri, quando si indossa la maglia a strisce non c’è mai nulla di facile. Specie quando ti trovi a battagliare contro chi, oltre al talento, ha una invidiabile freschezza atletica. La meglio gioventù.

Ancora giovane

Subito dopo Allegri si gioca la carta di un altro giovane. Si tratta di Vlahovic. E non si tratta di un errore di chi scrive. Anche se siamo abituati a sentirlo nominare da parecchio, anche se tutti lo considerano (giustamente) un veterano il ragazzo serbo ha appena 23 anni. Praticamente coetaneo dei suoi tre dirimpettai di quest’oggi con la maglia gialla. Scende in campo con la solita determinazione ma mostra meno nervosismo del solito. Il suo tecnico  ha voluto stimolarne l’orgoglio con una iniziale panchina. Mossa avveduta: il centravanti di Belgrado sigla la rete del sorpasso e ne mette a segno anche una seconda, poi annullata dal VAR.  E’ sua la firma sulla vittoria della Juventus, chi ce l’ha sulle scatole per partito preso dovrà sopportarlo ancora a lungo. Anche in considerazione della sua carta d’identità. La meglio gioventù.

(Foto: LBDV)

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