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Angolo del tifoso

ANGOLO ROMA – Ineluttabile

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Svilar Roma
Tempo di lettura: 2 minuti

Derby del Sole dalle diverse sensazioni tra Roma e Napoli.

Roma debilitata, anche dai 20 trionfanti e scandalosi minuti di Udine dopo che, citando DDR, abbiamo dovuto giustificarci perchè Ndicka non è morto.

La malafede dei piani alti non si legge tanto nel non far recuperare i minuti in altro momento (tipo a bocce ferme come Atalanta Fiorentina), ci poteva anche stare, ma la presa per il culo di “far decidere a noi” se anticipare Napoli è chiaro segno di come Mou avesse ragione su tutto e fosse stato fin troppo educato.

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Comunque, due club partiti con altri obiettivi e giunti al cambio tecnico, esaltante per la Roma, avvilente per il Napoli, ma se i partenopei ormai sconsolati dalla stagione, non trovano motivazioni contro le “piccole”, più difficile che l’orgoglio non esca in match come questi.

Napoli arrembante

Infatti i padroni di casa aggrediscono subito e si prendono l’inerzia della partita. Per la prima mezz’ora la sensazione dell’ottimista che è in me (ben celato sotto strati di un misto di grasso e mainagioismo imperante) è di una Roma in controllo, che lascia il pallino agli avversari e prima o poi ripartirà accettando il rischio.

In verità poi viene fuori una Roma svagata che oltre al pallino, lascia il pallone e i partenopei da lì in poi si mangeranno 4-5 occasioni da ufficio inchieste, quando non sarà il solito sontuoso Svilar a dire no.

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Incredibilmente gli ospiti si trovano in vantaggio col rigore del fino allora desaparecido Dybala, ma pochi minuti dopo Svilar, che avrebbe meritato ben altro gol, viene beffato dalla più fortunosa delle deviazioni, a pallonetto.

Poco dopo l’erede di Pastore, Renato Sanches, stende Kvara e Osimeh sigla il rigore.

Sembra finita

Ma la Roma targata DDR non muore mai e la prima gioia dopo un anno duro è l’urlo di Abraham che ribadisce di testa per un punto fondamentale.

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Ora, se un allenatore pensa di uscire indenne dal Maradona con 90 minuti di Kristensen e 45 di Sanches ha l’arroganza degli Dei…se ci riesce è onnipotente, il Thanos del calcio moderno.

Sopra la Linea Maginot delimitata da Cristante nessuno prende, non dico la sufficienza, ma neanche il ticket di presenza

Capisco il pensare alla Coppa, ma i giallorossi sono stanchi e spesso con la testa altrove, senza Ndicka e Svilar (e gli attaccanti del Napoli) poteva finire 5 a 0, la Champions rimane difficilissima, ma perdere sarebbe stato quasi una condanna.

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Forza Roma un centimetro alla volta.

(Foto: Depositphotos)

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