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Angolo del tifoso

ANGOLO JUVENTUS – Farsi (venire) i calcoli

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Allegri Juventus
Tempo di lettura: 3 minuti

La Juventus pareggia in casa contro la Salernitana.

E’ stato il ritornello della settimana. I giornali e le tv hanno sottolineato in ogni maniera come il traguardo stagionale fosse prossimo per la squadra di Max Allegri.

Bastava una vittoria e i conseguenti tre punti per assicurarsi la qualificazione matematica alla prossima Champion’s League. E non sono mancati anche accurati conteggi secondo cui il successo di oggi avrebbe fruttato da solo circa venti milioni di euro.

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Ossigeno puro per le disastrate casse societarie e una buona referenza per il mister in vista della prossima stagione.

Peccato che non sempre le cose vadano come preventivato.

C’è il rischio di vedersi guastare i piani, nonché l’umore, da un imprevisto. E i sogni di gloria affogano nella bile.

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C’è proprio da farsi (venire) i calcoli.

Avversario in disarmo

Certo, l’avversario di oggi non era uno di quelli che faceva paura. Anzi, si presentava piuttosto in disarmo. La derelitta Salernitana, già retrocessa, non aveva davvero più nulla da chiedere alla stagione.

E quindi si presentava come l’ideale vittima sacrificale, ottima per farsi una gara di tutto riposo e prendersi comunque l’intera posta. Una pratica da sbrigare velocemente, in maniera discreta e pulita, per poi concentrarsi su un finale di campionato in serenità.

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Con in tasca i milioni della Champion’s si vede tutto più rosa. E anche gli onerosi contratti di alcuni tesserati non sembrano tanto opprimenti. La dirigenza della Juventus stava già con la testa ai prossimi bilanci in attivo.

A pensare invece a come è finita, c’è davvero da farsi (venire) i calcoli.

La riscoperta dell’orgoglio

I campani, ben distanti dall’immagine dimessa che ci si immaginava, hanno riscoperto il loro orgoglio.

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E, per quanto questa impennata non basti a riscattare per intero una stagione da dimenticare, almeno ha dato un brivido di soddisfazione alla loro tifoseria.

Non che la Juventus non ci abbia provato a conseguire il bottino pieno. Ma i granata hanno venduto cara la pelle e non si sono fatti mettere sotto dal prepotente inizio dei padroni di casa. Vlahovic e soci hanno attentato in vari modi alla rete di Fiorillo ma la fretta e l’imprecisione non hanno prodotto risultati.

E la pazienza degli ospiti ha avuto il suo giusto merito con l’incursione che ha portato al gol del vantaggio.

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Un ampio sorriso sui volti della tifoseria della Salernitana e una doccia fredda per i bianconeri. C’è da rimboccarsi le maniche e non farsi travolgere dal’ira.

A fare troppo presto i conti c’è il rischio di farsi (venire) i calcoli.

Corsa al pareggio

La ripresa è, come da copione, una sofferenza. Ormai tramontata la prospettiva dei tre punti (con tutto quello che ne sarebbe conseguito) i ragazzi di Allegri devono impegnarsi per evitare almeno la figuraccia.

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Farsi impallinare dall’ultima in classifica davanti al proprio pubblico sarebbe davvero una beffa.

Il problema è che l’impresa stuzzica l’appetito dei granata e gli moltiplica le forze mentre quelle dei torinesi vanno scemando man mano che l’orologio accumula giri.

La soluzione, scontatissima, è quella di avanzare il più possibile e poi buttare palloni in area sperando che qualcuno riesca, in qualche modo, a buttarla dentro.

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Alla fine, l’ostinazione (non la capacità) della Juventus viene premiata con un tocco sottomisura di Rabiot.

Ma la rete del centrocampista francese ha soltanto l’effetto di una benda su una ferita fresca. Da sollievo nell’immediato ma non garantisce nulla sui tempi di guarigione.

E i rimpianti aumentano, la stizza pure.

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In base all’esito della gara c’è proprio da farsi (venire) i calcoli.

Pensare al futuro

Il volto più scuro è in panchina. Anche Max Allegri faceva conto di chiudere oggi il discorso qualificazione per poi concentrarsi con comodo sulla finale di Coppa Italia con l’Atalanta.

Mettersi in tasca il primo traguardo stagionale sarebbe stato il modo migliore per approcciarsi al secondo. Cosi non è stato e adesso il tecnico toscano dovrà rispolverare il suo abituale mantra sul pensare innanzitutto al prossimo match.

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In bocca al lupo, Mister. E non stia troppo ad almanaccare sulle eventuali prospettive di successo.

C’è da farsi (venire) i calcoli.

(Foto: Depositphotos)

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