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In campo con Garbo – L’analisi della 35ª giornata

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Daniele Garbo
Tempo di lettura: 2 minuti

Il campionato arriva al suo terzultimo appuntamento e come ogni settimana puntuale arriva il commento del nostro Direttore editoriale Daniele Garbo, che attraverso l’editoriale targato LBDV “In campo con Garbo” analizzerà i temi più importanti della giornata appena trascorsa.

Direttore, direi di partire dalla lotta salvezza. Il Sassuolo vince clamorosamente in casa contro l’Inter. Qualcuno velatamente ci vede del marcio, lei che ne pensa?

“Sicuramente l’Inter non ha voluto fare alcun favore al Sassuolo, ma ci tengo a sottolineare che una formazione come quella schierata da Inzaghi è davvero una scelta inspiegabile. La squadra non ha altri obbiettivi, e scendere in campo con quello schieramento sia stato un affronto alla regolarità del campionato. Detto questo, direi che la vittoria del Sassuolo è pesante ma la situazione dei neroverdi resta davvero disastrosa.  L’Udinese trova un punto praticamente regalato dal Napoli, mentre il pareggio tra Cagliari e Lecce conferma la salvezza dei pugliesi e da la possibilità a gli uomini di Ranieri di pensare con più serenità alle prossime partite. Il Verona è sembra davvero ad un passo da un vero miracolo sportivo anche grazie alla magnifica vittoria casalinga contro una Fiorentina molto distratta. La battaglia è ancora aperta e il tempo stringe…”

Veniamo alla lotta per la qualificazione in Champions League, la Lazio pareggia a Monza e crollano le residue speranze di qualificazione..

“Mha direi che ormai è un duello tra Roma e Atalanta, credo sia difficile che ci possa essere addirittura la qualificazione di una sesta squadra, visto il Bayer Leverkusen leggermente favorito su tutte le altri pretendenti alla vittoria dell’Europa League. La Lazio credo debba rassegnarsi, e accontentarsi di un piazzamento europeo, che viste come si erano messe le cose durante questa stagione è oro colato.”

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Il Milan conclude la sua stagione con la testa che va al prossimo allenatore che non sarà Lopetegui..

“La questione Lopetegui al Milan è una cosa che ci fa capire come i rossoneri siano una società un po’ confusa. Salta l’allenatore spagnolo perché i tifosi non lo giudicano all’altezza, ma i tifosi devono limitarsi a svolgere il ruolo di supporters della squadra.  Le alternative sono Coincecao e Fonseca che non mi sembrano profili molto diversi dallo spagnolo, e quindi che si fa? Si ascoltano i tifosi e la loro voglia del “nome bomba?” quando hanno preso Pioli hanno fatto la stessa medesima cosa, e pure ha vinto uno Scudetto, riportato l’Europa che conta e ha partecipato ad una semifinale di Champions League. Da capire resta il ruolo di Ibrahimovic in tutta questa storia, il serbo ha potere decisionale? Qual è il suo ruolo?”

Come commenta le ultime vicissitudini in Lega Calcio?

“Ci tengo a precisare che sia giusto che la politica e il calcio viaggino su binari diversi, ma credo sia altrettanto giusto che ci sia un organo preposto al controllo del rispetto delle regole. In Italia le squadre con i conti apposto si contano sulle dita di una mano: Napoli, Lazio e forse Fiorentina che si chiedono, giustamente, come mai devono partecipare e competere con squadre che hanno milioni di debiti e che continuando ad indebitarsi falsano anche gli equilibri del calciomercato avendo sempre la possibilità di spendere cifre per certi versi assurde. Teoricamente un organo ci sarebbe già dovuto essere ed era la Covisoc ma a quanto pare non è riuscita a regolare questo continuo flusso “irregolare” di prestiti e manovre particolari.

(Foto LBDV)

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