Il precedente del Totonero, cosa rischiano i soggetti coinvolti nel terremoto Calcioscommesse

E’ caos Calcioscommesse sulla Serie A e sulla nazionale. Non è nuovo il calcio a questo genere di scandali. Ricordiamo quello accadde negli anni 80 allorquando l’Italia calcistica venne colpita da un polverone di proporzioni gigantesche.

Lo scandalo tutto italiano del calcioscommesse del 1980. Noto anche come Totonero, fu uno scandalo che colpì il calcio italiano nella stagione 1979/80. Vide coinvolti giocatori, dirigenti e club di A e B che truccavano le partite di campionato attraverso scommesse clandestine.

Le squadre condannate dalla giustizia sportiva furono Avellino, Bologna, Lazio, Milan e Perugia per la massima serie, Palermo e Taranto per la Serie B.

Il Pescara, invece, inizialmente coinvolto, fu assolto nonostante l’accusa avesse chiesto una penalizzazione.  Il Totonero è considerato il primo, grande scandalo di illeciti e partite truccate nella storia della disciplina per via del numero di club e calciatori coinvolti e annessa risonanza mediatica. Lo scandalo portò nientemeno che alle dimissioni di Artemio Franchi, all’epoca alla testa dell’UEFA.

Alla fine dei processi solo il Milan tra i club coinvolti venne retrocesso, mentre gli altri furono penalizzati con 5 punti di penalizzazione (Avellino, Bologna, Perugia, Lazio). Juventus, Napoli e Pescara furono assolti.

Tra i calciatori furono radiati Albertosi (Milan), Cacciatori (Lazio) e Wilson (Lazio). Alcune squalifiche andarono dai 3 mesi per i casi meno gravi ai 6 anni per Stefano Pellegrini dell’Avellino.

Calcioscommesse 2023, i rischi per i calciatori coinvolti

L’avvocato Edoardo Chiacchio, massimo esperto in diritto sportivo, intervenendo sulle frequenze della radio partenopea Kiss Kiss Napoli ha fatto luce su quello che rischiano tutti i calciatori e i soggetti coinvolti nello scandalo calcioscommesse che sta deflagrando in queste ore:

“Cosa rischiano gli atleti coinvolti in questa inchiesta di calcioscommesse? L’articolo 24 è molto chiaro, la sanzione minima è 3 anni. Però gli avvocati che assistono i tesserati devono indirizzare i propri assistiti verso la collaborazione. Questo è il percorso che consiglio a chi è indagato soprattutto se ci sono delle prove inconfutabili. Collaborare significa avere sanzioni più contenute che vanno dall’anno, all’anno e mezzo se la collaborazione è fattuale. I club se eventualmente coinvolti si rischia la retrocessione, e la responsabilità sarebbe diretta”.

La strada per limitare i danni, dunque, sarebbe quella di collaborare con la giustizia, al fine di arrivare ai responsabili e di capire chi si cela dietro questo enorme affare clandestino.

(Foto: LBDV)