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Angolo del tifoso

ANGOLO JUVENTUS – Avanti con giudizio

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Palla al centro

Il campionato della Juventus prosegue con un impegno casalingo contro il Bologna. Non il peggiore degli avversari possibile ma neanche il migliore. I petroniani sono comunque un gruppo solido e si prevede che daranno più filo da torcere della derelitta Udinese vista la settimana scorsa. Stessa formazione mandata in campo in quell’occasione per Allegri. Solo due sostituzioni, una obbligata per infortunio (Perin tra i pali al posto di Szczeşny) e l’altra per scelta tecnica (il metronomo Fagioli in luogo del raffinato Miretti). Pogba parte ancora dalla panchina, l’ex della partita Cambiaso a presidiare la fascia sinistra, la nuova coppia d’attacco Chiesa-Vlahovic in cerca di conferme dopo la bella prova di Udine (cfr. http://ANGOLO JUVENTUS – Solite facce, spirito diverso.). Avanti con giudizio.

Primo tempo

All’inizio c’è la scontata supremazia territoriale della Juventus. I bianconeri pressano con costanza ma in maniera sterile: qualche rimessa laterale e un paio di conclusioni a rete in fuorigioco. Il Bologna controlla senza affanni e, a poco a poco, acquisisce sicurezza e metri di campo. Si avvicina più volte alla rete di Perin e, al 24esimo minuto, riesce anche a sbloccare il risultato con un pregevole conclusione del centrocampista scozzese Ferguson. La Juventus accusa il colpo e prova a reagire con una manovra avvolgente in modo da innescare gli strappi di Chiesa in favore delle incursioni di Vlahovic. Si prova a coinvolgere spesso gli esterni Weah e Cambiaso, il loro vigore atletico è fondamentale per ripartire in velocità. Tuttavia il forcing ragionato dei torinesi non produce effetti e si va al riposo con il Bologna ancora in vantaggio. Tutto da rifare nella ripresa. Avanti con giudizio.

Secondo tempo

Alla ripresa del gioco la Juventus cambia marcia. Nessun volto nuovo ma motivazioni raddoppiate. L’assalto bianconero è rabbioso: Chiesa è ovunque, i difensori rossoblu soffrono terribilmente i suoi guizzi. L’azione spesso nasce da iniziative dei difensori: Alex Sandro serve Bremer che fa da sponda a Vlahovic per il gol del pareggio. Ma l’azione è viziata da un fuorigioco di Rabiot. Nessun cedimento: pochi minuti dopo c’è una doppia occasione mancata per Weah e Bremer sulla ribattuta. A seguire è Fagioli che, da ottima posizione, trova solo l’esterno della rete. Il Bologna è messo alle corde, avverte che è necessario guadagnare spazio per non essere schiacciati. Riescono ad impensierire Perin con un tiro ad incrocio di Zirkzee. Ma poi è Dusan Vlahovic a pareggiare i conti con un bel colpo di testa su cross di Iling-Junior. C’è il forcing finale dei bianconeri, vogliosi di vincere la partita anche sfruttando i sette minuti di recupero. Ma è il Bologna ad avere l’ultima occasione in contropiede. Pareggio sostanzialmente giusto. Avanti con giudizio.

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Dopo il novantesimo

a squadra travolgente di Udine ha lasciato spazio a un gruppo impacciato. L’allenatore del Bologna ha preparato benissimo il match dal punto di vista tattico e ha imbrigliato la manovra bianconera. Ma ci si aspetterebbe un po’ più di sagacia da parte di Allegri e anche qualche titubanza di meno nel fare i cambi. L’impalpabile Cambiaso e il frenetico Chiesa dovevano prendere prima la via degli spogliatoi, anche per non finire il match ad intasare l’area di cross sbilenchi senza alcun costrutto. Una buona incornata di Vlahovic salva il risultato, speriamo che il nome del serbo nel tabellino marcatori diventi una costante fissa della stagione. Avanti con giudizio.

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