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ZONA CESARINI – CAG-ATA, meridiana neque bona neque sana

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Conoscete il motto latino, attribuito alla Scuola Medica Salernitana, sulla corretta peristalsi?

Defecatio  matutina bona tam quam medicina (o il più prosaico Cacatio)                                           Defecatio meridiana neque bona neque sana                                                                        Defecatio vespertina ducit hominem ad ruinam

Ora non si è qui per una lezione scatologica sulla corretta evacuazione, ma dobbiamo cogliere l’ennesima prova che la tv, quandanche riferita al calcio, è schiava di inutili e stucchevoli “passeggiate sulle uova” della stupidità, al servizio dei più beceri benpensanti, solitamente animali social pronti a lanciare digitali coriandoli alla morte di qualche bimbo da un barcone.

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La stupida curiosità legata alle diciture in alto a sinistra degli schermi, ove si riportano i nomi abbreviati delle squadre, peraltro inframmezzati dal risultato, porta la Lega, Sky o chi altro a sostituire il corretto CAG-ATA con sigle a due lettere, quindi CA-AT.

Voi direte, a ragione, ma che ci frega? In effetti nun ce ne frega un “emerito”, ma è solo per rimarcare quali enormi problemi abbia la gente che dovesse ritenersi offesa da una dicitura del genere. “La malizia sta negli occhi di chi guarda” disse, pare, Michelangelo rivolgendosi a chi criticava i nudi nella sua Cappella Sistina. Poetico il Buonarroti; oggi l’artista di turno liquiderebbe il tutto con un più secco “s****e!”

Tornando al calcio, ho visto alzare le penne per il litigio tête-à-tête tra Ibra e Lukaku, ma lì vi sono sospetti di razzismo e, Dio mi perdoni, riti satanici. Sento, poi, accomunare la cosa al diverbio colorito di Coppa tra Conte e Agnelli.

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Va bene l’esempio, va bene anche che senza pubblico si sente tutto; sarei (onestamente) il primo a godere nel criticare lo stile Juve, il gioco Juve, la squadra Juve, lo stadio Juve, il marchio Juve, le maglie Juve, i reggi “carta igienica” e gli accendini Juve. Ma, onestamente: davvero stiamo discutendo da giorni di due adulti che, a gesti o a parole, si sono mandati a quel paese, dandosi dei ghiandole pelose? Si parla di Procura Sportiva o intervento FIGC? Davvero?

Signori miei, se non si ha più il sacrosanto diritto di mandare o prendersi un vaffa: chiudiamo tutto. Se ci sentiamo offesi da questo, siamo alla frutta. Che “si debba essere esempio” facciamo finta che va bene, ma l’esempio sia demandato ai genitori e agli insegnanti, o comunque ai “modelli” a cui deleghiamo l’educazione dei nostri figli. E vi ricordo che rubano, complottano, sputano per terra, si menano sotto la cintola e così via.

Non è certo la pantomima di Coppa a far decadere (ai miei occhi, sia chiaro) lo “stile” Juve, una delle più grandi barzellette del secolo.

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Arriviamo alla questione “bestemmia”. Ora, io sono ateo e quindi me dovrei stare zitto, non so neanche giocare a pallone. Mentre voi fate gli allenatori-virologi-economisti, io vi dico che, seppur ateo, sono molto infastidito dalle bestemmie.

Ne capisco il senso offensivo e mi infastidisce l’uso vuoto che se ne fa, come fosse una parolaccia qualsiasi, perché ho rispetto delle idee di tutti. Detto ciò, vedere che in Serie A una bestemmia, anche solo presa dal labiale in questo voyeuristico sistema calcio, è più grave che rischiare la carriera di un avversario con entrate omicide: anche no.

Salvo poi ricordare che ci sono bestemmie e bestemmie: Cristante è stato giudicato in un secondo; Buffon, talmente lunga la conta degli improperi che si fa prima a dire “non ho sentito”. Ora per Lazzari aspettiamo che succede, ma non siamo veramente arrivati al ridicolo?

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La bestemmia è una cosa bruttissima, ripeto. Ma non può essere reato.

Tornando alla questione di ROM-UDI, MIL-INT, LAZ-SAM e compagnia siglante. Ho diritto ad avere CAG-ATA, la pretendo a questo punto. E per voi ben pensanti, a cui danno un pappone di nulla, mentre vi offendono da tutte le altre parti, un consiglio: che sia mattutina, meridiana o vespertina, fatevi una bella CAG-ATA, che vi vedo contratti e nervosi.

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