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IL PUNTO – The Church

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Chiamatelo pure tuffatore, cascatore, simulatore. Federico Chiesa resta uno dei talenti di maggior qualità del parco calciatori nostrano. E ieri l’ha dimostrato. Decisivo, prezioso, a tratti devastante. A 23 anni e con un’ampia crescita davanti ha un gran futuro ad attenderlo. E ora, grazie alla sua pesante doppietta, la Juventus esce vittoriosa da San Siro e accorcia le distanze da Inter e Milan appunto. Sette punti dalla vetta ed un campionato tutto da giocare. Resta una prestazione che fa ben sperare per il futuro della squadra e del suo tecnico Pirlo. Una gara che dimostra che nonostante mille difficoltà ed inizi a rilento la Juventus è sempre la Juventus. Una squadra che per rosa e qualità non è seconda a nessuno, che sa sfruttare il momento ed accelerare quando deve. I complimenti a mister Pirlo che sembra aver trovato la strada maestra, vedremo però quanto in discesa.

Passo indietro del Milan quindi. Imbattuto finora in campionato perde la sua prima partita ed annessa imbattibilità che durava da 27 partite e 304 giorni. Non parliamo, però, di ridimensionamento. I rossoneri se la sono giocata come potevano. Alla fine ha prevalso probabilmente la superiore qualità della Vecchia Signora. Chissà a cosa avremmo assistito, però, con la presenza di Ibrahimovic.

Questa volta per i cugini by Milano non è giornata. A perire poche ore prima sul campo della Sampdoria ci pensa l’Inter. Primo tempo a tratti inguardabile dei nerazzurri che ne prendono due dagli ex Candreva e Keita e che si risvegliano momentaneamente con l’ingresso di Lukaku. Stavolta però il belga non riesce a dare la scossa giusta, complice anche un problema muscolare che lo aveva fatto accomodare in panchina. Non si va oltre il 2-1 e sorpasso in vetta mancato.

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Giornata no anche per il Napoli. I partenopei perdono in casa contro i neopromossi dello Spezia. Una partita incredibile e bugiarda. Gli azzurri avrebbero meritato di chiuderla nel primo tempo con un parziale di quelli pesanti. E invece riescono a metterla dentro solo ad inizio secondo tempo. Il risultato dirà poi Spezia. Complimenti agli uomini di Italiano che anche con tanta fortuna riescono a restare a galla e portarla a casa. Monito gigantesco per Gattuso e co. 27 tiri totali, 11 nello specchio della porta, altrettante palle gol. Sulle istruzioni per il prossimo match una scritta: CHIUDERLA PRIMA. C’è da dire che la porta difesa da Provedel sembrava stregata, ma per una squadra che vuole lottare al vertice non può esistere la ‘magia nera’. Partite del genere vanno chiuse subito, così come il Napoli avrebbe meritato.

Continua a macinare punti e vittorie la Roma di Fonseca nonostante l’assenza di Edin Dzeko. A sostituire il bosniaco ci pensa un Mayoral in grande spolvero. Doppietta e giallorossi lanciati nella lotta scudetto. Milan a -4 ed Inter a -3 fanno davvero gola. Al tecnico portoghese il compito di dare continuità a questi ragazzi e soprattutto una mentalità vincente contro le grandi. Sono solo due, infatti, i punti con le prime della classe. All’appello mancano ancora Inter e Juventus ed il derby con i cugini della Lazio. Partite fondamentali per capire davvero dove la Roma vuole essere a fine campionato.

L’Atalanta è tornata. E non intende fermarsi. A farne le spese il Parma. Sei partite utili consecutive e 14 punti macinati. I bergamaschi si candidano ufficialmente per un posto in Champions. La concorrenza è folta. Al momento sono 7 squadre in 9 punti per quattro posti disponibili. La sensazione che sarà un campionato combattuto fino alla fine per ogni posizione è forte. Ma i nerazzurri hanno le proprie carte da giocare.

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Continua a sorprendere il Benevento. Le streghe hanno la meglio in un incontro sofferto con il Cagliari in terra sarda. Il finale è 1-2. Campani nella parte sinistra della classifica con 21 punti conquistati in 16 partite ed a +9 sulla zona retrocessione. Non male per una neo promossa.

Vittorie anche per Lazio e Sassuolo rispettivamente contro Fiorentina e Genoa. I biancocelesti provano ad acciuffare la zona Champions, i neroverdi a restarci.

Completano la giornata i pareggi di Torino-Verona e Bologna-Udinese.

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Nella zona rossa della classifica sono ben 8 le squadre in 8 punti. La sensazione è che sarà, da qui in avanti, un campionato spaccato in due: da una parte il mucchio Scudetto/Champions/Europa dall’altro quello salvezza.

Che lo show abbia inizio!

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