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Angolo del tifoso

ANGOLO ROMA – Dice il romano: da Crotone si vede Milano

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DAJE MORGAN

Dopo la classica Roma-Samp sotto l’acqua, un altro must è il mercoledì a Crotone. Nei due precedenti incontri in terra calabra il match si è sempre giocato di infrasettimanale. C’erano tutte le insidie nascoste in questa sfida con l’ultima in classifica, fresca di un “game” perso 6-2 con l’Inter il turno precedente. I giallorossi arrivano allo scontro forti di un terzo posto, ma col pensiero a casa, dove nella notte Morgan De Sanctis si è ribaltato con l’auto ed è stato operato d’urgenza, attualmente in condizioni stabili e con decorso sereno, ma precauzionalmente in terapia intensiva. Daje Morgan!

Fonseca, nonostante le parole di circostanza (e la gastroenterite), se la sente “calla” e fa riposare molti titolari. Metteteci un turno complicato per chi ci è davanti ed ecco la frittata pronta, ma per fortuna a rompere le uova è stato solo il Napoli.

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La Roma parte bene in controllo e subito aggressiva e all’ottavo minuto è già in vantaggio: Villar libera Mhkytarian, magia a liberarsi dell’oppositore e cross al bacio che Borja Mayoral deve solo appoggiare.

I “Borja”

La Roma non ha intenzione di stancarsi e controlla i calabresi, cercando con calma il varco giusto. Piccola apprensione su uno svarione di Ibanez con Pau Lopez che respinge su Messias, ma sulla ripartenza palla a Mayoral che sfodera un siluro da fuori area sotto l’incrocio: è il caso di dire “Borja Pupazza“.

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Pochi minuti e pratica chiusa: il solito Karsdorp crossa per lo spagnolo che è atterrato da Golemic, Veretout è in panchina e Capitan Miki insacca il terzo gol dal dischetto.

Il secondo tempo quasi non andrebbe giocato. La Roma fa girare il pallone e il Crotone non aggredisce, quindi succede quasi zero fino al 65′, quando un pregevolissimo scambio Mayoral -Cristante libera Pellegrini che si trova defilato davanti a Cordaz, bravo a respingere.

VIENI AVANTI, CROTONE

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Mi sia perdonata la citazione dottissima, ma a un certo punto i giallorossi sembrano quasi annoiati e i rossoblu impegnano Lopez su colpo di testa. Sull’angolo successivo nessuno marca Golemic ed è 1-3. Il Crotone si ringalluzzisce, ma senza creare alcunchè di pericoloso, almeno finchè un assopito Mancini non serve Messias su retropassaggio suicida. È bravo Lopez in uscita però e sulla ribattuta Bruno Peres ci delizia con la sua specialità sul tiro di Simy, il salvataggio sulla linea. Apprensione ma siamo nei minuti finali e poco altro si vede.

Francamente non so come il Crotone possa salvarsi con questa rosa a disposizione del pingue Stroppa. Si salvano solo Messias, Cordaz (che sembra uno dei cattivi  di Chronicles of Riddick) e Zanellato (che sembra Rabiot ma meno effemminato e più concreto). Questo però non deve impoverire la prova di forza dei giallorossi.

Bravo il portiere nell’unico squillo rossoblu, i difensori, come con la Samp, hanno svolto lavoro di ordinaria amministrazione, Smalling imperioso su tutti, ingenuo Ibanez a prendersi un giallo e pessima la distrazione di Mancini nel finale, ma in generale ottimi. Karsdorp sempre tra i migliori, ormai una certezza, e Peres ordinato dietro e più propositivo in avanti, in più evita il gol nel finale.

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Benissimo Cristante, copertura precisa, muscoli a centrocampo e visione di gioco (la sciabolata per Karsdorp in occasione del rigore è meraviglia come il filtrante per Pellegrini), metronomo Villar. Mhkytarian è quasi noioso per quanto è superiore alla media dei calciatori in questa serie A e, oltre alla classe, sa anche come dosare le energie. Borja Mayoral sostituisce più che degnamente Dzeko, sempre a disposizione, sempre nel vivo dell’azione, sa giocare spalle alla porta e come incursore, grande impegno e gol stupendo: il vice Dzeko forse lo si ha già.

Unica nota negativa Carles Perez: in 95 minuti che Fonseca gli dà a disposizione, con una squadra che alla mezzora è già out, non incide mai, non partecipa a mezza azione e perde palloni assurdi. Il portoghese sta dando occasioni a tutta la rosa, ma appare chiaro il motivo dello scarso minutaggio del catalano, sempre più prossimo al prestito di gennaio (Sassuolo?), così come è chiara la poca considerazione su Diawara, a cui non sono concessi neanche i minuti finali.

La Roma conserva il terzo posto e recupera tre punti sulle milanesi capoliste, in attesa di due turni difficilissimi, lo scontro diretto coi nerazzurri e il derby. Al di là di ciò che dirà il mercato, questa squadra nei 13 o 14 giocatori ha un gruppo unito che gioca sempre alla stessa maniera chiunque sia in campo, con impegno, abnegazione e spensieratezza. Con l’Inter a “figurine” sarà durissima per la Roma, ma se si gioca a calcio noi sappiamo giocare.

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Dall’Ezio Scida di Crotone, vista Milano, è tutto.

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