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Angolo del tifoso

ANGOLO SPEZIA – Giro del mondo in sessanta secondi

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Tempo di lettura: 3 minuti

Pareggio dolceamaro tra Spezia e Bologna.

In un minuto lo Spezia passa da una vittoria ormai a portata di mano a una possibile sconfitta che avrebbe avuto il sapore di una beffa atroce.

Ma si sa, il calcio è questo: ed è proprio questa sua incertezza, così rapida e inafferrabile come una vanessa in volo, che lo rende bello e amato da tutti.

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Nella prima partita disputata al Picco, in uno stadio tirato a lucido, nel suo nuovo vernissage ancora senza pubblico, con nuove e più potenti luci, è lo Spezia ad illuminare subito la scena.

Maggiore, con la fascia da capitano al braccio, verticalizza centralmente per Gyasi che appoggia per Nzola: è l’uno a zero.

Un goal, il primo della serie A al Picco, segnato sotto la curva Ferrovia.

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Il Bologna ha un’occasione con Barrow che, su passaggio di Palacio, aggira Provedel ma da posizione angolata non riesce a inquadrare la porta.

A centrocampo accanto ad Agoume, schierato a sorpresa al posto di Ricci, si mette in mostra l’Estevez.

Su un traversone di Marchizza, però il generoso giocatore argentino calcia alto da pochi passi.

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Nel secondo tempo, al primo minuto, Agudelo, lanciato in velocità, colpisce il palo, anzi due volte il palo: la prima sul suo tiro e la seconda su tocco del portiere Da costa, che ricadendo viene colpito dalla palla.

Il Bologna appare frastornato, cerca di cambiare modulo per aumentare la densità sulla trequarti, ma viene arginato bene da Erlic e compagni.

A metà ripresa Estevez, inesauribile, ruba palla e parte in transizione appoggiando sulla destra per Agudelo, il quale questa volta, anziché calciare verso la porta, crossa rasoterra sul secondo palo, dove l’accorrente Nzola segna un goal facile facile.

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2- 0 meritatissimo.

A questo punto, però il Bologna ha una reazione di orgoglio e trova, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la rete di Dominguez che con un tiro angolato, dimezza lo svantaggio.

Lo Spezia cerca di limitare le sue sortite offensive per evitare di correre inutili rischi.

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Italiano fa rifiatare l’intero settore di centrocampo, facendo entrare Pobega, Ricci e Deiola al posto di Estevez, Agoume e Maggiore.

A tre minuti dal 90’ lo Spezia ha l’occasione per segnare il goal del 3-1 ma Gyasi in spaccata non riesce a deviare la palla in rete.

Si arriva al 92’ quando Barrow, su respinta della difesa, trova un goal dalla trequarti, sorprendendo Provedel fuori dai pali.

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Un goal incredibile che taglia le gambe degli aquilotti e che assume i contorni della beffa.

Beffa che stava per diventare ancora più crudele un minuto dopo.

Su intevento del VAR, infatti, viene assegnato un rigore al Bologna per un contatto tra Pobega e Soriano.

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Sul dischetto si presenta ancora Barrow.

È il minuto 95 e il tempo regolamentare è ormai scaduto.

L’attaccante bolognese si fa parare il tiro da Provedel e anche il successivo colpo di testa viene respinto dal portiere spezzino, che si riscatta prontamente dopo aver subito il goal del 2-2.

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Una partita lunga un ‘ora e mezza, alla fine viene giocata e decisa in un solo minuto.

Un minuto pazzo che ha fatto gioire, tremare, esultare, imprecare entrambe le squadre.

Un giro del mondo, un mondo di emozioni, in sessanta secondi.

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