I nostri Social

Angolo del tifoso

ANGOLO MILAN – Il Milan non stecca e vince contro il Napoli

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 4 minuti

A dispetto di quanto possano pensare in tanti, Napoli-Milan è un big match cominciato molti giorni fa, appena dopo il fischio finale che sanciva il pareggio dei rossoneri con l’Hellas Verona. Due settimane che sembravano non passare mai.

Il risultato finale di 3-1 non deve indurre in errore. Per il Milan non è stata una passeggiata. Anzi. Si sono palesate delle imprecisioni, abbastanza comuni da un mese a questa parte. E due dati su tutti fotografano abbastanza fedelmente quello che si è visto in campo. 63% di possesso palla per i partenopei contro il 37% degli ospiti, 307 passaggi per gli undici di Gattuso contro i 176 della squadra rossonera.

Il Napoli gioca, produce anche qualche occasione, a sinistra difende meglio su Saelemekers ma a destra l’asse Di Lorenzo-Lozano tradisce più di qualche sofferenza contro la catena milanista più ispirata Hernandez-Rebic.

Pubblicità

Il Milan perde qualche palla di troppo a centrocampo ma rispetta gli avversari e non concede grandi spazi agli inserimenti velenosi degli azzurri.

Ma il calcio vive di regole non scritte eppure inesorabili, impietose. I fuoriclasse fanno vincere, i buoni propositi no. E il Milan 2020-2021 di fuoriclasse ne vanta addirittura due.Uno in attacco e uno fra i pali.

Il primo fa i gol. Quelli pesanti che lasciano sbalorditi per potenza e bellezza di esecuzione, come il gol su colpo di testa al ventesimo minuto con Koulibaly fermo che rimane a guardarlo staccare dal piano di sotto.

Pubblicità

Il secondo invece fa i miracoli per evitare i gol. Riflessi e rapidità dei movimenti che non ti aspetti come nella parata provvidenziale, a mano aperta, sfoggiata sul tiro di Mertens, angolato benissimo ma non troppo per un armadio alto due metri con un’apertura di braccia da creatura mitologica. E questo ventunenne, con già l’esperienza di un veterano, ogni anno porta alla causa del Milan punti pesanti e decisivi che oltrepassano tranquillamente la decina.

Saranno tante le ripartenze da una parte e dall’altra ma le difese non capitolano e allora è a centrocampo che le due squadre devono cercare di spostare gli equilibri ed è proprio lì in mezzo che vedranno fronteggiarsi i due dominatori fisici: Bakayoko per la squadra di Gattuso e Kessie per quella di Bonera.

Nei momenti di difficoltà, i compagni di squadra danno palla a questi due centrocampisti totali che definirli incontristi si farebbe grande torto. Tutto passa per i piedi di questi due Rastafari di segno opposto e solo uno può togliere la Sacra Sfera all’altro. Fino all’espulsione di Bakayoko avvenuta al sessantacinquesimo minuto, per fallo su Theo Hernandez, proprio a due minuti di distanza dal gol di Mertens che sembrava restituire al Napoli la speranza di agguantare il pareggio che non arriverà.

Pubblicità

Al settantatresimo minuto il coach Bonera inserisce forze fresche e sarà dai piedi del nuovo entrato Hauge che arriverà la definitiva chiusura della partita, siglando il 3-1 a un minuto dalla fine.

Il Milan vince il secondo dei tre scontri diretti giocati fino ad ora, continua a non conoscere incertezza con un gioco oramai consolidato e macina punti. Allunga una serie di risultati utili consecutivi in Serie A che lascia sbalorditi i suoi stessi tifosi e gli esperti del settore che, poco prima dell’inizio del campionato, si erano affrettati a relegare i rossoneri fuori dalla prime quattro.

L’infortunio di Ibrahimovic al flessore rischia di tenere fuori lo svedese minimo due settimane. Certamente preoccupa ma sarà l’ennesimo banco di prova per una squadra sempre più convinta dei propri mezzi e che, senza il suo Benjamin Button, ha già dimostrato di saper giocare e vincere anche partite estremamente delicate.

Pubblicità

Napoli-Milan come una lotta furibonda fra il ciclone d’aria fredda proveniente da Milano che incrocia, all’altezza del quarantaduesimo parallelo, l’anticiclone di aria calda con Napoli epicentro.
Dopotutto proprio la storia della Serie A ci dice che quando si scontrano Napoli e Milan nei loro rispettivi momenti migliori, non viene fuori una partita di calcio ma uno di quegli eventi che chiudono una stagione e ne aprono un’altra che durerà almeno fino al 23 dicembre prima della sosta natalizia.

Ben tornato campionato.

 Follow us!

Pubblicità

FacebookFacebookYoutubeTwitter

in evidenza