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FISCHI PER FIASCHI – Le regole più curiose e meno conosciute

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Fischi per fiaschi
Tempo di lettura: 3 minuti

Le regole più curiose

Abbiamo inaugurato questa rubrica con una carrellata sulle regole del “giuoco del calcio” più note e discusse: le punizioni dirette ed il calcio di rigore, il fuorigioco, il fallo di mano, il VAR.
Illustriamo oggi le regole più curiose e meno conosciute.
Si tratta di ipotesi residuali, che si vedono accadere poco spesso durante un match, e che però val la pena esaminare.

Interferenze esterne

Accade, e chi frequenta lo stadio lo sa bene, che il gioco possa subire interferenze esterne, come ad esempio un fischio identico a quello dell’arbitro, che confonde i calciatori, oppure il lancio di un oggetto, o ancora una invasione di campo.
In tutti questi casi, l’arbitro può, e in caso di invasione, deve interrompere il gioco e decidere, dopo aver messo a referto l’accaduto, se riprendere il gioco o, in casi estremi, sospendere la partita.
Quando il gioco va ripreso, come deve procedere l’arbitro?
La Regola 8 stabilisce che l’arbitro debba rimettere in gioco il pallone in favore di un calciatore della squadra che aveva il possesso del pallone al momento della interruzione.
L’arbitro rimette in favore del portiere, qualora in occasione della interferenza il pallone fosse nell’area di rigore o in possesso del portiere.
Gli altri calciatori devono essere ad almeno quattro metri dal pallone, che si considera nuovamente in gioco quando tocca il terreno.

Sostituzione dell’arbitro

Gli arbitri, si sa, sono di solito visti quasi come entità astratte, e quindi difficilmente si considera l’ipotesi di un infortunio all’arbitro.
Tuttavia può accadere che l’arbitro, oppure anche uno degli assistenti di linea, si infortunino.
Cosa accade in questi casi?
La Regola 5 prevede che, in linea di massima, l’arbitro non possa essere sostituito, salvo che il regolamento della singola competizione, nazionale o internazionale, non ne preveda la possibilità.
Nel nostro campionato di serie A, in Coppa Italia, in serie B e, da quest’anno, anche in Lega Pro è il c.d. quarto uomo, che viene incaricato di sostituire l’arbitro in questi casi.
Tuttavia, se accadesse che arbitro e assistente di linea si infortunassero contemporaneamente, la partita dovrebbe essere sospesa e rinviata.

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Rifiuto di un calciatore, dell’allenatore o di un dirigente di uscire dal terreno di gioco

L’arbitro può intimare, per ragioni di disciplina, a calciatori, allenatore, ovvero dirigenti e funzionari delle squadre di lasciare il terreno di gioco.
Peraltro, con recenti modifiche, si è previsto il cartellino rosso anche per allenatore e dirigenti.
Ma cosa accade se il soggetto espulso si rifiuta di lasciare il terreno di gioco?
In questo caso l’arbitro deve chiedere l’aiuto del capitano della squadra.
E se il capitano si rifiuta di collaborare? L’arbitro espelle anche lui chiedendo aiuto al vice-capitano.
Se anche il vice-capitano si rifiuta, a questo punto l’arbitro deve sospendere la gara.

Divieto di fumo

Nell’area tecnica posta a bordo campo vige divieto assoluto di fumo.
Se l’arbitro sorprende l’allenatore o un dirigente a fumare, cosa accade?
Alla prima interruzione del gioco, l’arbitro dovrà invitare il trasgressore a smettere e, nel caso il comportamento non cessi, il trasgressore dovrà essere espulso.
Capito, Mister Sarri?

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