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Ciccio Graziani: “Napoli, se non centri la Champions la stagione sarà fallimentare”

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Champions League
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L’ex calciatore e campione del Mondo 1982, attualmente allenatore, Ciccio Graziani, è intervenuto a Radio CRC per parlare della Lazio e del Napoli

L’ex calciatore e campione del Mondo 1982, attualmente allenatore, Ciccio Graziani, è intervenuto a Radio CRC per parlare della Lazio e del Napoli.

Di seguito le sue parole:

“Sulla Lazio eravamo tutti poco ottimisti circa il passaggio del turno di Champions, sul Napoli e sull’Inter avevamo qualche timore, ma pensavamo potessero fare entrambe qualcosa in più. L’Inter sia all’andata che al ritorno si è mostrata all’altezza di questa Champions, ma non ha concretizzato, non ha buttato dentro quella maledetta palla ed è un peccato perchè forse delle tre era quella che aveva più chance. E’ vero che l’Inter in campionato non sbaglia quasi mai e in champions lo ha fatto, ma anche il Napoli lo scorso anno lo ha fatto.

Il Napoli ha solo l’obiettivo Champions, se non lo centra sarà un’annata fallimentare. Spero e mi auguro che Calzona possa fare un ottimo lavoro, se riesce a portare questa squadra in Champions meriterebbe quattro contratti, non uno! Credo che il Napoli ci stia pensando, Calzona è un ragazzo perbene, pulito, ha le sue idee di calcio, non gli manca nulla. Certo, non ha un passato di alto profilo perchè ha sempre fatto l’assistente, ma se non gli si da la possibilità di allenare e crescere non crescerà mai.

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Certo è che per lui conteranno i risultati. E’ arrivato in un momento difficile, è il terzo medico che va a curare il Napoli e se hanno fallito i primi due c’è da pensare che quota è una squadra malata. Calzona ha rivitalizzato sia Osimhen che Kvaratskhelia.

La qualificazione passa attraverso e soprattutto il rendimento di questi due giocatori. Poi è chiaro che deve crescere il centrocampo e la difesa deve essere più accorta, ma Osimane e Kvara sono i due calciatori determinanti, i due top player.

Ritorno di Sarri al Napoli? Si dice che le minestre riscaldate siano meno appetibili, ma parliamo di un allenatore bravo. Ha il suo credo calcistico e se sposi il suo credo ci può stare, sarebbe un gradito ritorno. A volte però si fa più fatica quando si ritorna, poi però c’è da capire che squadra gli mettono a disposizione. Riconosco il lavoro di Sarri ed il grande lavoro che ha fatto a Napoli, ma erano tempi diversi e giocatori diversi.

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Sono stupito dal non rendimento del Napoli perché bastava poco, bastava gestirla questa squadra. Evidentemente Garcia e Mazzarri non lo hanno capito, chissà Calzona. Abbiamo capito che questa squadra non va da sola, deve essere gestita e come l’ha fatto Spalletti non sono riusciti gli altri. Avrei preso Tudor perché cambia la musica, cambia tutto. Forse ci voleva lui, ma non abbiamo la controprova”.

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