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Non va oltre il pari il Benevento col Cerignola, Avellino e Taranto ringraziano

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Benevento Paleari
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BENEVENTO-AUDACE CERIGNOLA 1-1

Nel giorno in cui la città tutta commemorava la memoria di Carmelo Imbriani, scomparso il 15 febbraio del 2013, la rincorsa del Benevento ai play-off, dopo il pari col Crotone da mangiarsi le mani, viene frenata dall’Audace Cerignola che blocca la Strega sull’1-1. Il Benevento voleva continuare la sua corsa e mantenere il primato di migliore squadra del girone di ritorno e del 2024. L’undici di Auteri doveva indubbiamente spendersi al massimo per avere ragione di un avversario coriaceo come i gialloblù. Che, fin qui, hanno perso solo 5 gare su 25 (le stesse del Benevento), anche se due di queste sconfitte sono arrivate nelle ultime cinque gare, dove hanno peraltro vinto una sola volta. Non stavano dunque attraversando un periodo particolarmente brillante, ma rappresentavano un avversario sempre temibile. Ragion per cui, almeno nel reparto avanzato, Auteri ha adottato un turnover anche stavolta, facendo riposare all’inizio la coppia di diamante d’attacco Lanini e Starita e il geometra Masciangelo, per alleggerire il carico delle due gare ravvicinate (tanto più che domenica c’è anche la trasferta di Picerno): è il caso di Capellini in difesa, di Improta sulla destra, di Agazzi a centrocampo e, dulcis in fundo, di Ciano in attacco. I pugliesi, sempre molto fastidiosi (in particolare con Capomaggio e Malcore) tanto da arrivare a 35 reti messe a segno, in difesa non erano messi benissimo perché i due centrali titolari, ovvero Ligi e Martinelli, che all’andata concessero pochissimo agli attaccanti del Benevento, sono fuori gioco per infortunio. Due gli ex giallorossi nelle file del Cerignola: il tecnico Ivan Tisci e il centrocampista Raffaele Bianco.

I giallorossi, quindi, dovevano provare ad approfittare di un’intesa non perfetta del pacchetto arretrato, cercando di sbloccarla subito come accaduto col Brindisi, per poi ritrovarsi ad affrontare una gara più agevole. E Auteri, come sappiamo, ha a disposizione un potenziale enorme per quel che riguarda il reparto offensivo, e quindi può divertirsi ad alternare i vari interpreti scegliendo di volta in volta la migliore soluzione possibile. Non questa sera, dove il Cerignola ha giocato davvero un brutto scherzo ai giallorossi.

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PRIMO TEMPO. Si comincia con l’omaggio dei tifosi all’indimenticabile campione in campo e fuori Carmelo Imbriani. Il riassunto della prima frazione è: Cerignola sicuramente più insidioso, Benevento più cinico e sprezzante, che ancora una volta punisce gli avversari da palla inattiva e di testa. Cerignola in avanti già al 3’ con un traversone dalla destra di Ruggiero che trapassa tutta l’area fino al secondo palo, dove Vuthaj non riesce a trovare il tap-in vincente. Il Benevento si affaccia con costanza dalle parti della retroguardia ospite, ma non riesce a trovare un guizzo vincente. Che arriva su calcio piazzato al 24’. Ciano sblocca con una parabola dalla trequarti per il colpo di testa di Capellini preciso: Benevento in vantaggio. Qualche minuto dopo per il Cerignola risponde D’Andrea, ma la sua conclusione da fuori area è parecchio velleitaria propositivo spregiudicato. Gialloblu scatenati e più spregiudicati nell’ultimo quarto d’ora. E’ il 34’, il pressing alto e soprattutto l’erroraccio di Improta nel disimpegno verso Paleari stanno per causare il patatrac. Il n. 1 giallorosso prima salva su Vuthaj, rimediando un colpo alla caviglia destra, e poi mette una pezza su D’Andrea che, indeciso se calciare da fuori area con la porta libera o se liberare il tiro dell’accorrente Ruggiero, perde tempo consentendo il recupero del portiere. Benevento costruisce una bella manovra al 41’, ma deve stare attento ad esporsi contropiedi degli ospiti. Dopo un bel fraseggio, trova lo spazio per provarci Ciano, su suggerimento di Agazzi, ma il muro pugliese ribatte. Un minuto dopo risponde l’Audace Cerignola ancora con D’Andrea, questa volta da calcio piazzato dal limite dell’area. Centra la porta, ma Paleari è attento e reattivo.

SECONDO TEMPO. Gli schemi sulla scacchiera dei giallorossi sono chiari: in difesa addormentare il vantaggio, in attacco palla a tutti i costi agli esterni, destra o sinistra che sia, e subito telefonare al numero di chi accorre in area. A volte riesce, a volte no, soprattutto quando l’obiettivo è, più che altro, quello di difendere il massimo vantaggio col minimo sforzo, considerando anche la questione del turnover e del far rifiatare i titolari dei reparti offensivi. Risultato? I tre punti non sono stati portati a casa, con una ripresa oggettivamente incolore. S’è visto solo il Cerignola per quasi tutta la seconda frazione, ma neanche in modo così pericoloso, finchè però è riuscito a portare  a casa il pareggio. Al 66’ tiro telefonato di Ruggiero, dopo la sponda rapida del neoentrato Malcore. Facile il lavoro per Paleari. Al 77’ ancora ospiti là davanti a provare a spingere, ma la conclusione di Russo è ben presa da Paleari. Tre minuti più tardi un pareggio che arriva inaspettato. Malcore sgancia una saetta violenta su punizione. Paleari la respinge, ma da due passi Capomaggio è lesto a segnare. Cerignola non si accontenta e all’ ‘88 si butta in avanti a caccia dell’impresa. Rimedia una splendida traversa su rovesciata di Vuthaj. Un giro d’orologio e sono i padroni di casa a reagire, sentono il pari molto stretto. Fa tutto da solo Eric Lanini sulla destra, fuori di un niente la sua conclusione angolata. Termina così questa gara che il Benevento ha indubbiamente sprecato con il suo atteggiamento rinunciatario e il Cerignola raccolto dalla scelta non oculata dei giallorossi. Volendo citare un po’ di titoli musicali dei brani di Sanremo, diciamo che, anche se dietro l’angolo, il rischio che il match fosse dominato da “La noia” non c’è ma stato. E “Sinceramente”, nonostante un solo punto ciascuno raccolto, si può dire che per entrambe le squadre non è certo “Tutto qui”. Hanno tanto ancora da dire a questo girone C. Il Benevento si morde le mani per non essere riuscito a superare in classifica i lupi irpini e i tarantini, mentre il Cerignola prosegue il cammino per provare a sorprendere ancora.

 

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IL TABELLINO

Benevento (3-4-3)

Paleari; Berra, Capellini, Pastina; Improta (74’ Simonetti), Agazzi (74’ Nardi), Pinato, Benedetti; Marotta (68’ Ciciretti), Ferrante (59’ Carfora); Ciano (58’ Lanini)

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All. Auteri

Audace Cerignola (4-3-2-1)

Barosi; Coccia, Gonnelli, Visentin, Tentardini (63’ Russo); Sainz-Maza (75’ Tascone), Capomaggio, Ruggiero (86’ Bianchini); D’Andrea (75’ Lombardi), Leonetti (63’ Malcore); Vuthaj

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All. Tisci

Arbitro: Calzavara di Varese

Reti: 24’ Capellini (B), 80’ Capomaggio (AC)

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Ammoniti: Pastina (BN), Vuthaj (AC), Marotta (B), Berra (B)

Recupero: 2’ primo tempo; 5’ secondo tempo

LA CRONACA IN….10 PASSAGGI

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3’ Cerignola insidiosissimo con un traversone dalla destra di Ruggiero che trapassa tutta l’area fino al secondo palo, dove Vuthaj non riesce a trovare il tap-in vincente

24’ Il Benevento si affaccia con costanza dalle parti della retroguardia ospite, ma non riesce a trovare un guizzo vincente. Che arriva su calcio piazzato al 24’. Ciano sblocca con una parabola dalla trequarti per il colpo di testa di Capellini preciso: Benevento in vantaggio

34’ Gialloblu scatenati e più spregiudicati in questa fase. Pressing alto ed erroraccio di Improta nel disimpegno verso Paleari che salva prima su Vuthaj, rimediando un colpo alla caviglia destra, e su D’Andrea poi, indeciso se calciare da fuori area con la porta libera o se liberare il tiro dell’accorrente Ruggiero

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41’ Benevento costruisce la manovra, ma deve stare attento ad esporsi contropiedi degli ospiti. Dopo un bel fraseggio, trova lo spazio per provarci Ciano, su suggerimento di Agazzi, ma il muro pugliese ribatte.

42’ Risponde l’Audace Cerignola ancora con D’Andrea, questa volta da calcio piazzato dal limite dell’area. Centra la porta, ma Paleari è attento e reattivo

66’ Tiro telefonato di Ruggiero, dopo la sponda rapida del neoentrato Malcore. Facile il lavoro per Paleari

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77’ Ancora ospiti là davanti a provare a spingere, ma la conclusione di Russo è ben presa da Paleari

80’ Malcore sgancia una saetta su punizione. Paleari la respinge, ma da due passi Capomaggio è lesto per segnare.

88’ Cerignola non si accontenta e si butta in avanti a caccia dell’impresa. Rimedia una splendida traversa su rovesciata di Vuthaj

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89’ I padroni di casa non ci stanno, sentono il pari molto stretto. Fa tutto da solo Lanini sulla destra, fuori di un niente la sua conclusione angolata

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