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PAGELLE JUVENTUS – Lecce Juventus 0 – 3

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Allegri Juventus
Tempo di lettura: 2 minuti

Szczeşny:  Impegnato poco o nulla. Ordinaria amministrazione fino al recupero. Poi risponde con sicurezza all’unica, limpida occasione dei salentini. Voto: 6,5

Danilo: gli attaccanti del Lecce non sono in grado di impensierire uno della sua classe ed esperienza. Passa una serata tranquilla. Per lui ordinaria amministrazione. Voto: 6,5

Bremer: E’ abituato a confrontarsi con rivali molto più insidiosi. Stavolta il lupo d’area di rigore non deve neanche mostrare le zanne. Pulizia di tocco, disimpegni efficaci e tanta ordinaria amministrazione. Almeno in difesa, perché in attacco fa gli straordinari e firma la terza rete. Voto: 7

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Gatti: Neanche lui ha bisogno di alzare i decibel o fare la faccia da malintenzionato. Tutto tranquillo. Voto: 6

Cambiaso: Comincia da esterno e finisce da mezzala. Non è la prima volta, non sarà l’ultima. Che fosse un eclettico ambidestro lo sapevamo ma che avesse anche piedi da centrocampista centrale proprio no. Polivalente. Voto: 6,5 (dal 81’ Alex Sandro: sono i suoi ultimi mesi alla Juventus, ormai si comporta ed agisce come una comparsa. Gettone di presenza utile per l’ordinaria amministrazione. Voto: 5)

McKennie: Solito moto perpetuo in mezzo al campo, solita grinta, solite proiezioni avventurose in direzione dell’area avversaria. E sfiora anche la marcatura. Mezzo voto in meno per l’ammonizione. Voto: 6,5

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Locatelli: Meno incursore, più ragionatore. Ha imparato a far girare la palla più velocemente, peccato che invece lui avanzi sempre al piccolo trotto. Un regista buono per l’ordinaria amministrazione.  Voto: 6

Miretti: Vivace e propositivo. Chiede spesso palla e la smista con eleganza. Fornisce spunti apprezzabili e ci prova anche in prima persona. Lui non si limita all’ordinaria amministrazione. Voto: 6,5 (dal 57’ Weah: si appropria della fascia di competenza e la presidia. Anche con efficacia. Se poi cresce anche in personalità ancora meglio. Voto: 6)

Kostic: Finalmente una prova di carattere. Stavolta non si nasconde come fa abitualmente: scende lungo la fascia, mette buoni palloni in mezzo e persino prova a bucare la rete. Volitivo ed intraprendente.  Voto: 6,5 (dal 74’ Iling Junior: Consueta staffetta tra esterni mancini. Chi c’era prima ha già fatto quello che c’era da fare. Ma lui non si ferma all’ordinaria amministrazione e piazza un assist. Voto: 6,5)

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Vlahovic: il gol è la sua droga, come ogni centravanti che si rispetti. E stavolta se ne prende addirittura doppia dose, piombando come un falco sulla capocciata di un collega per accompagnarla a rete. Lucidissimo, onnipresente, devastante. Tutto o niente, non sarà mai un attaccante da ordinaria amministrazione.  Voto: 7,5 (dal 74’ Milik: il bomber di scorta fa la sua consueta passerella: fa prendere la standing ovation al compagno e lo rimpiazza al centro dell’attacco. Voto: 6)

Yildiz: Sarà anche un diamante grezzo ma, grazie al superbo lavoro di intagliatura del suo tecnico, lascia intravedere qualche barlume in più ad ogni gara giocata. Il futuro è sicuramente suo, il presente già gli appartiene. Anche oggi ha sfiorato la marcatura. Voto: 6,5

Allenatore Allegri: Va bene, Mister, lo sappiamo già cosa dirà davanti ai microfoni. Si vive alla giornata, l’importante è arrivare tra le prime quattro, oggi si è fatto un altro piccolo passo in avanti. Ma intanto la classifica dice che la sua squadra è davanti a tutti, in attesa della partita dell’Inter. Per quanto vogliamo giocare ancora a rimpiattino?   Voto: 7

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