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Angolo del tifoso

PAGELLE JUVENTUS – Atalanta Juventus 0 – 0

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Chiesa Juventus
Tempo di lettura: 3 minuti

Le pagelle:

Szczeşny: Ci si aspettava un assedio dell’Atalanta alla sua porta. Non ha dovuto prodursi in salvataggi a ripetizione però ha evitato almeno una marcatura. 7

Danilo: ci prova ad essere un esempio. Ringhia dietro, si propone in appoggio ai centrocampisti, cerca pure gloria nell’area avversaria. Fa molto, persino troppo. E si becca una ammonizione. Non è  giornata. 6

Bremer: corre, tampona e rilancia. Sempre attento, sempre sul pezzo. Esce per crampi. 6,5 (dal 84’ Rugani: fa volume in mezzo all’area. Nulla di più. 6 )

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Gatti: è ancora traumatizzato dalla prestazione da incubo contro il Sassuolo. Non rischia nulla, neanche l’appoggio più facile. Deve riprendersi. 5

McKennie: sgroppa sulla fascia, cerca di dare una mano a tutti, si sbraccia per farsi dare palla quando è libero. Tanta iniziativa, tanta voglia di fare, poca incidenza sull’andamento generale della partita 6 (dal 84’ Weah: da titolare a panchinaro nel giro di poche partite. Magari il futuro sarà suo. Per ora è una comparsa. 5)

Fagioli: forse un domani sarà un regista raffinato con il goniometro nei piedi. Per adesso è un ibrido che si alterna tra il tenere la posizione o lanciarsi negli spazi. Con risultati alterni. Non è giornata. 6 (dal 68’ Miretti: è ormai l’alter ego del compagno a cui subentra. Anche nelle indecisioni. 5)

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Locatelli: dovrebbe fare da punto di riferimento davanti alla difesa. Quando la gamba regge gli riesce pure. Quando va in riserva, invece, le idee si annebbiano e i tocchi imprecisi salgono esponenzialmente di numero. Non è giornata. 5

Rabiot: Allegri non rinuncerebbe mai a lui. E, quando è in giornata, si capisce il perché. Fa le due fasi come nessun altro e da sostanza al gioco. Peccato che stasera non fosse in vena. Rimedia anche un cartellino giallo. Non è la sua giornata. 5

Cambiaso: anonimo, impalpabile, spento. Tutta la sua esuberanza iniziale sembra svanita. Allegri dovrà stimolarlo a dovere oppure trovare una soluzione alternativa. 5  (Dal 68’ Kostic: lui, almeno, ci prova a fare qualche discesa. 5,5 )

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Kean: è la riserva della riserva. Non il massimo della vita, specie per uno che dovrebbe essere nel giro della Nazionale. Cerca di dare una mano ai compagni e non far rimpiangere troppo gli assenti Per poco non trova anche la rete. 6,5 (dal 75’ Yildiz: il futuro gli appartiene. Il presente è fatto di spezzoni di partita. 6 )

Chiesa: ci si aspetta sempre tanto da lui. Ne è consapevole e cerca di dimostrarsi all’altezza della sua fama di spacca partite. Innesta la marcia più alta, si muove come un flipper su entrambe le fasce, sfianca il suo marcatore a furia di sterzate. E prova anche a scuotere la rete più volte. 7

Allegri: Va bene, il suo non è un compito facilissimo. Va bene, l’importante era tenere ben saldo il timone della barca. Va bene, la rotta da tenere quest’anno è già stata tracciata da tempo. Va bene, non ci si può permettere dei voli pindarici. Ma, diamine, che ci provi almeno a dare una precisa identità alla squadra. Qualcosa che vada al di là del solito lancio lungo a cercare Chiesa. 5

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(Foto: DepositPhotos)

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