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Torino padrone a Salerno. Juric ne fa tre e per Paulo Sousa è già crisi

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Salernitana
Tempo di lettura: 4 minuti

Dallo Stadio Arechi

Troppo forte il Torino per questa Salernitana che riesce a tenere la partita in parità per 15′, poi a fare la differenza sono l’organizzazione tattica e la qualità della rosa. Zapata ha completato a meraviglia quella di Juric. La Salernitana di Sousa è invece ancora un cantiere aperto nel quale pesano, e troppo, le defezioni di Boulaye Dia e Lassana Coulibaly.

La cronaca

Due squadre alla ricerca della vittoria. La Salernitana per muovere una classifica che la vede penultima e ritrovare tranquillità dopo il caso Dia che ha scosso il tifo granata durante la sosta. Il Torino invece per dare continuità alla vittoria all’ultimo respiro contro il Genoa. Nei campani Sousa deve fare a meno, oltre che del suo calciatore più forte, anche di Coulibaly, con Maggiore solo in panchina e la conferma di Legowski a centrocampo. In attacco l’allenatore portoghese si affida a Botheim. Juric sceglie invece Demba Seck a supporto di  Radonjic e Zapata.

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I primi dieci minuti sono di studio e la prima conclusione la prova la Salernitana con Candreva che impegna Milinkovic Savic. La risposta del Torino arriva dopo 4 minuti con Radonjic che in area conclude a colpo sicuro ma il suo tiro è deviato in angolo. Sul corner conseguente arriva l’episodio che sblocca la partita. Lovato respinge male in area e Buongiorno a tu per tu con Ochoa non sbaglia. E’ il 15′ del primo tempo ed il Torino è in vantaggio. 

Gli uomini di Juric galvanizzati dal vantaggio acquistano sicurezza, tengono la Salernitana lontana dalla propria area e si affidano al gioco sulle fasce con Bellanova e Lazaro. Ed è dalla sinistra che al 41′ arriva il raddoppio. Demba Seck lanciato da Bellanova va in percussione centralmente ed apre per Randojic. Mazzocchi sembra arrivare sulla palla ma la tocca male. Il trequartista serbo di Juric si accentra e da fuori area fa partire un destro che non dà scampo ad Ochoa portando il Toro sul 2-0. E’ il minuto 41′.

Il Torino capisce il momento di difficoltà della Salernitana e preme in chiusura. Per i padroni di casa arriva anche il primo giallo, mostrato da Giua all’indirizzo di Gyomber. Poi all’improvviso, nei tre minuti di recupero, arriva il guizzo di Candreva che sulla sinistra entra in area e pesca Jovane Cabral che a tu per tu con Milinkovic Savic colpisce il palo con Botheim che non riesce a controllare la palla che gli carambola addosso. Il primo tempo si chiude così con il Torino in vantaggio per 2-0.

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Paolu Sousa prova a sfruttare l’inerzia del finale della prima frazione e si ripresenta in campo con Ikwuemesi e Tchaouna per Gyomber e Botheim. E la Salernitana parte subito in pressione ma con troppa imprecisione e tanta confusione sulla trequarti. Più concreto invece il Torino che al primo affondo trova addirittura il 3-0. Bellanova sfonda ancora sulla destra e mette a centro area il più facile dei palloni per Radonjic che al 50′ segna la sua doppietta personale. Passano sette minuti e Zapata riceve al centro ed apre sulla destra ancora per Randojic che di destro batte ancora Ochoa. Sarebbe il 4-0 e la tripletta personale per il serbo ma il Var blocca tutto e segnala il fuorigioco a Giua che annulla la rete. Siamo ancora sul 3-0.

Il Torino in campo adesso fa quel che vuole. Tameze e Zapata sono dominanti, pronti ad aprire per Bellanova e Lazaro. Radonjic è in serata di grazia. Gli uomini di Juric arrivano con facilità in area ma si scoprono spreconi. E quando Giua al 70′ chiama il secondo cooling break della serata la partita sembra già in archivio. C’è tempo ancora per una bella parata di Milinkovic Savic su Fazio (di testa) che apre il forcing finale della Salernitana ma il risultato non cambia.

Con questa vittoria il Torino raggiunge Napoli e Fiorentina al quinto posto in attesa di ospitare la Roma. Per la Salernitana invece è già crisi, con 2 punti fatti in 4 partite, già 8 gol subiti, la grana Dia da risolvere e la prossima partita, quando all’Arechi arriverà il Frosinone, da vincere assolutamente.

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