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Tre cose su Napoli-Lazio

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1 Napoli sprecone. La prima sconfitta stagionale per il Napoli di Garcia arriva in casa contro la Lazio di Sarri, già corsara nella passata stagione, dopo una gara dai due volti e soprattutto dopo una prima frazione dominata dagli azzurri. I dati alla fine confermano l’impressione avuta sul campo e cioè che quello del Napoli nella prima metà di gara è stato appunto un dominio. Al triplice fischio saranno 10 le conclusioni del Napoli contro le 5 della Lazio, 5 quelle nello specchio della porta degli azzurri contro le 2 della Lazio. Ed anche gli expected gol (i gol previsti) alla fine vedono il Napoli chiudere a 1,13 xG contro gli 0,61 xG della Lazio. I biancocelesti però capitalizzano al massimo le proprie occasioni: 2 tiri, 2 gol, 3 punti.

Allora, la differenza la fanno la precisione e la cattiveria ma no, assolutamente il Napoli non è stato massacrato dalla Lazio, come pure si è letto e si è detto. Certo sprecone il Napoli lo è stato. Troppo ed anche nei suoi uomini d’attacco più affidabili. E quindi farà bene Garcia a lavorare su questo anche perché proprio lui aveva già sollevato il problema dopo l’esordio di Frosinone quando il Napoli aveva tirato ben 19 volte, dominando la gara ma complicandosi fin troppo la vita. Ed anche con il Sassuolo, il discorso andava chiuso prima magari risolvendo una volta per tutte il problema rigorista.

2 Che confusione. Certo, la seconda metà di gara ha mostrato un Napoli confuso, lento e sfilacciato. Dopo il mancato raddoppio di Zielinski che avrebbe potuto indirizzare diversamente la partita già al secondo minuto della ripresa, gli uomini di Garcia perdono prima Kvara, e con il georgiano il loro principale trascinatore. (il mister spiegherà che la staffetta con Raspadori era programmata per dare fiato al 77 non ancora in forma campionato). Poi vengono meno lucidità e geometrie.

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La squadra si allunga, Lobokta ed Anguissa sbagliano più del solito, la difesa non aiuta nell’impostazione. Il lancio lungo non è efficace, anche per la giornata “no” di Osimhen. E nel finale, quando il Napoli potrebbe comunque pareggiarla, la squadra mostra una condizione fisica ancora precaria. Peccato non aver chiuso la partita nel primo tempo.

3 Ci risiamo. Ed il Napoli piomba così, un anno dopo, nelle stesse polemiche che avevano segnato i post gara di Firenze e del pari interno con il Lecce. Anche allora i bersagli erano stati l’allenatore ed il mercato. Spalletti per la gestione del turn over. Il mercato per il pessimo doppio esordio di Ndombele.

Sul mercato una considerazione va fatta: Kamada e Guendouzi si sono dimostrati decisamente più pronti di Lindstrøm (che in un paio di occasioni potrebbe fare decisamente meglio) ed evidentemente di Natan. Però, giudicare oggi i nuovi acquisti appare un po’ avventato. Così come forse furono avventate quelle polemiche di un anno fa, poi spazzate via proprio dalla vittoria in casa della Lazio e dalle notti stellari di Champions.

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