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LE PAGELLE GRANATA – Lecce-Salernitana 2-0

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Tempo di lettura: 4 minuti

Una brutta Salernitana cade a Lecce sotto i colpi di Krstovic e Strefezza. Approccio molle dei granata, che vanno sotto dopo pochi minuti ingenuamente sugli sviluppi di una rimessa laterale. Manovra lenta e poche idee degli uomini di Sousa, che si affidano quasi solo ed esclusivamente alle sporadiche giocate individuali di Candreva e Cabral. Ex Sporting protagonista in negativo sul finire di match, quando prima manda alle stelle da buona posizione la palla del possibile 1-1 e, successivamente, si rende protagonista dell’assai generoso penalty trasformato da Strefezza.

Ochoa: Sorpreso quasi a freddo dalla zuccata di Krstovic, si oppone con grande reattività su un tiro insidioso di Banda dall’interno dell’area indirizzato all’angolino. Per il resto, ordinaria amministrazione. Voto: 6

Lovato: Fatica nei primi minuti a prendere le misure a Banda, ma cresce alla distanza non disdegnando anche qualche chiusura in bello stile. Voto: 6

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Gyomber: Soffre oltremodo la fisicità di Krstovic. Si fa ingenuamente anticipare in occasione del vantaggio salentino e, successivamente, perde praticamente tutti i duelli fisici. Altra brutta serata dopo quella di Roma. Voto: 4,5

Pirola: Contiene piuttosto agevolmente dal suo lato limitando, non poco, il brioso Almqvist. Qualche difficoltà in più in fase di costruzione. Voto: 6

Cabral: Nella prima frazione è quasi immarcabile e crea non pochi grattacapi sulla fascia destra alla statica retroguardia giallorossa. Nella seconda frazione Sousa lo sposta più vicino alla porta e, paradossalmente, esce un tantino dal vivo del gioco. Ma le palle gol più nitide passano tutte dai suoi piedi. Prima colpisce un palo dopo una bella serpentina e, a pochi minuti dal termine, sciupa una clamorosa occasione a due passi da Falcone. Nel finale provoca un generosissimo penalty che chiude i giochi. Voto: 5,5

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Coulibaly: Come nelle prime uscite, parte in sordina crescendo man mano. Tiene botta fino al colpo ricevuto da Kaba che lo costringe al cambio. Voto: 6

Legowski: Probabilmente responsabilizzato più del dovuto dalla prima da titolare, sbaglia quasi tutti gli appoggi e va spesso in affanno in fase di copertura. Da un suo appoggio sbagliato nasce la rete del vantaggio giallorosso. Voto: 4,5

Bradaric: Sousa lo vorrebbe più alto, ma la sua timidezza tattica glielo impedisce. Qualche buon cambio di gioco mista a ottime chiusure. Ma in fase offensiva è praticamente nullo. Voto: 5,5

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Kastanos: Impreciso per buona parte del match fino all’imbucata da applausi che Candreva non capitalizza. Voto: 5,5

Candreva: E’ l’uomo ovunque della Salernitana. L’unico a fare movimento e a rientrare persino in difesa per ochestrare qualche trama di gioco degna di nota. Dai suoi piedi nasce praticamente ogni azione da gol, ma l’occasione sciupata in malo modo finisce per indirizzare il risultato. Voto: 5,5

Botheim: Un film già visto. Non ha le caratteristiche adatte per far salire la squadra e giocare a 30 metri dalla porta. Qualche buona sponda, ma non arriva mai al tiro. Corpo estraneo. Voto: 4,5

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I cambi:

Martegani: Entra discretamente ma in talune occasioni si dimostra leggerino ed eccessivamente lezioso. Voto: 5,5

Mazzocchi: Pronti-via ed ecco sparacchiare malamente un cross sul fondo. Altri errori concettuali, e di superficialità, ne caratterizzano il resto della prestazione. Lontanissimo parente dello stantuffo a tutta fascia che faceva ammattire le difese avversarie. Voto: 4,5

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Ikwuemesi: Non preciso, ma un tantino più presente di Botheim in area di rigore. Voto: 5

Bohinen: Dopo pochi istanti dal suo ingresso prova la conclusione di sinistro che termina di poco a lato. Bella la palla al centro per Cabral che sciupa malamente. Voto: 6

Tchaouna: Tocca pochi palloni, uno dei quali un assurdo tentativo di rabona all’interno dell’area. Sousa dovrà lavorare tanto per catechizzarlo a dovere. Voto: 5

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Sousa: Come nei primi 60 minuti del match contro l’Udinese, la squadra mostra poca intensità e grinta apparendo persino rinunciataria. La scelta di Cabral alto a destra paga a metà, perchè da quel lato Banda ha modo di fare il bello e il cattivo tempo. Poche idee anche nella costruzione del gioco, con pochi sprazzi di mera individualità. La speranza è che la sosta possa chiarire le idee in primis al tecnico e, di conseguenza, a tutte le varie componenti. Voto: 5

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