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Juventus, Allegri: “Sul campo abbiamo fatto cinquantasei punti. Arbitri? Siamo dei signori, non brontoliamo mai”

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Allegri Juventus
Tempo di lettura: 4 minuti

La Juventus continua la rincorsa alla Champions League nonostante la penalizzazione di quindici punti, la quale dovrà essere ridiscussa il 19 aprile dinnanzi il Collegio di Garanzia del CONI. Altra vittoria, questa volta a San Siro in casa dell’Inter: decide un gran gol di Kostic, che però è stato parecchio contestato dal mondo nerazzurro a causa di un possibile tocco di braccio di Rabiot nell’azione che porta alla rete. Con questi tre punti la Vecchia Signora è a sole sette lunghezze dalla massima coppa europea, ma qualora le venissero ridati i punti tolti sarebbe seconda a meno quindici dalla vetta.

Al termine del match il tecnico bianconero, Allegri, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in conferenza stampa:

Con un fardello come il -15, come fa a motivare la squadra?
“Dopo quello che è successo ci siamo dati dei mini obiettivi, il primo era fare i punti per salvarsi, poi ora fare più punti possibili per scalare la classifica ma comunque, come ho detto ieri, piaccia o non piaccia, quello che abbiamo fatto sul campo sono 56 punti, diciamo che ci accontentiamo di quelli. Alla fine della stagione noi dobbiamo fare i punti che ci servono per entrare in Champions, poi alle situazioni esterne ci pensa la società. Abbiamo 6 punti sull’Inter, 8 sul Milan, 4 sulla Lazio e credo 9 sulla Roma, poi bisogna lavorare per andare avanti e se le situazioni esterne cambiano vedremo cosa succederà. Vediamo a fine anno dove saremo, per ora va fatto un passettino alla volta e i ragazzi sono stati molto bravi”.

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Cuore e passione, ha detto. Ce ne sono di più dopo questa vicenda?
“Io sono fatalista, succedono delle situazioni nel calcio e nella vita che si incalano e vanno accettate. Nella prima parte di stagione abbiamo fatto meno bene, ci sono state delle situazioni come Salernitana e poi col Benfica abbiamo perso. Nel girone di ritorno, stessa cosa: bisogna allenarsi a gestire gli imprevisti, che capitano. I ragazzi si sono bene allenati per questo, credo che cuore e passione servano. Stasera abbiamo fatto una buona gara dal punto di vista tecnico, abbiamo subito poco contro una squadra forte e tecnica. Nel secondo tempo dovevamo però chiuderla”.

È stata la miglior Juve della stagione?
“Diciamo che è stata una bella partita, vincere a Milano non è semplice e ci alza l’autostima. Poi la squadra sta bene, dobbiamo continuare così senza esaltarsi o deprimersi, ma lavorando con equilibrio. È un risultato importante”.

Cosa si è fatto Chiesa?
“Ha una tendinite che si porta dietro, ha un po’ paura che si porta dietro, ma niente di che”.

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Si può dire che stasera vi hanno ridato qualcosa?
“In che senso? Io non commento mai episodi arbitrali, è inutile che mi fate domande su queste cose. A me dà fastidio spiegare le cose troppe volte, se lo devo fare tutte le volte vuol dire che non si capisce. Ci sono delle cose oggettive: con la Salernitana era una cosa oggettiva, in quel caso abbiamo pagato noi e ho sbagliato io perché mi son fatto cacciare fuori. Non posso stare qui a ripercorrere tutti gli episodi: l’anno scorso, sulla stessa zolla di campo dove è successo il rigore dell’Inter, a noi non hanno dato rigore.

Quindi non siamo 1-1 ma 2-1. Noi siamo gli unici che non brontoliamo mai sugli arbitri. Io stasera, per non fare casino, sono andato via. Il VAR è oggettivo, poi sulle cose soggettive potete discutere quanto volete. Domandatemi perché ho sbagliato la formazione o perché ho fatto giocare qualcuno anziché qualcun altro. Quando a Bergamo ci hanno annullato un gol dopo il primo minuto ho detto stiamo attenti perché le partite durano come il baseball e loro si sono anche offesi: Gomez correva e Lichsteiner l’ha preso in faccia, era una questione soggettiva. Il VAR sbaglia solo quando la cosa è oggettiva, come ha sbagliato l’anno scorso a Spezia e come ha sbagliato contro di noi, o in Inghilterra dove l’hanno cacciato via. Io non ho mai parlato degli arbitri: è più semplice e li aiutiamo”.

Di Maria non è entrato, come mai?
“Non stava benissimo, dovevo rischiarlo per poi non averlo per un mese”.

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Fagioli meritava la nazionale?
“Ha fatto una grandissima partita, come tanti altri, da Vlahovic che ha fatto la migliore da quando è alla Juve”.

(Foto: Depositphotos)

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Laureando in Giurisprudenza presso l'Università degli studi Suor Orsola Benincasa. Redattore LBDV, nonchè scrittore e conduttore di "BLITZ!" e "MATCH!" - i programmi in diretta social dedicati, rispettivamente, al calciomercato e alla stagione calcistica.

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