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Traffico internazionale di droga: arrestato il procuratore capo dell’Aia

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Il procurato capo dell’Aia Rosario D’Onofrio è stato arrestato per traffico internazionale di droga.

Le indagine da parte della Dda milanese andavano avanti dal 2019 e due giorni fà la Guardia di Finanza ha arrestato 42 persone per aver introdotto in Lombardia sei tonnellate di marijuana e hashish. Durante l’operazione è stata sequestrata quasi mezza tonnellata di droga, più mille ricariche per sigarette elettroniche a base di cannabinoidi.

Tra i 42 arresti risalta il nome di Rosario D’Onofrio, il procuratore capo dell’Aia ed ex ufficiale dell’esercito era il factotum della logistica: nel periodo Covid si era spinto a farsi prestare una tuta militare da un collega per evitare di essere fermato durante il lockdown.

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Scrive la Gazzetta dello Sport: “I vertici dell’Aia hanno appreso con stupore e sgomento la notizia. Già oggi in Comitato nazionale, il presidente Trentalange avrebbe annunciato le dimissioni di D’Onofrio, senza entrare nel merito delle motivazioni. D’Onofrio era stato scelto per la guida della Procura arbitrale con la nuova gestione e lo scorso 28 ottobre era stato deferito dalla Procura FIGC, guidata da Chinè, per la mancata apertura di un formale procedimento disciplinare dopo la denuncia dell’ex assistente di A Avalos che contestava l’attribuzione di diversi voti. Tra D’Onofrio e Avalos ci sarebbero stati alcuni contatti telefonici. Una vicenda che aveva destato qualche malumore nell’Aia, ma che per la Procura Figc non poteva non essere portata avanti”.

(Foto: DepositPhotos)

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