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Fiorentina, Prandelli: “Più ottimista di un mese fa. Non mettiamo ulteriori pressioni”

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Tempo di lettura: 3 minuti

Il tecnico della Fiorentina, Cesare Prandelli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di SkySport dopo il match contro il Parma. Queste le sue parole, raccolte da TMW:

“Potrebbe essere un paradosso, ma sono più ottimista ora che un mese fa. Ci siamo calati nella parte, dobbiamo lottare in maniera veemente nella partita, certi episodi non ci aiutano ma la reazione e la voglia di non perdere è stata importante. E’ chiaro che prendere gol dopo il vantaggio è stata la situazione che andava evitata, una squadra può difendere ma deve farlo con più attenzione. Il Parma ha dato tutto, prendere il gol dopo il vantaggio è stato difficile”.

Ci sono cali di tensione: perché?
“Non so se sono cali di tensione o valutazioni errate. Abbiamo preso un contropiede in superiorità numerica, dobbiamo avere più attenzione, siamo più ottimisti e in difesa dobbiamo essere più preoccupati”.

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Ha sentito Commisso post partita?
“Dopo la partita non l’ho sentito, è sempre vicino alla squadra, Barone ha fatto un bellissimo discorso nel post gara. Siamo uniti, dobbiamo continuare recuperando i giocatori che possono aiutarci e pensare che sabato ci sarà un altro scontro diretto”.

Commisso è arrabbiato:
“Lo ha sentito al telefono? Le voci se sono dirette ti dico ok, ora non mettiamo ulteriori tensioni a Firenze. Non ci sono queste voci, posso garantire. Era arrabbiato in certe partite, nessuno è contento, dire che è arrabbiato è un’altra storia. Raccogliamo informazioni, ma che siano vere. Buttare lì le voci non mi sembra corretto. Mi avrebbe chiamato immediatamente e avrebbe alzato la voce come fa quando è arrabbiato. Nel calcio queste partite sono partite dell’ultima spiaggia, per tutte le squadre. Sapete che è così, quando sei a questo punto non guardi in faccia nessuno, con determinazione e carattere. Sono più ottimista ora che un mese fa”.

Perché la Fiorentina non riesce ad organizzare una partita d’attacco?
“La nostra volontà era quella, nel momento in cui loro sono andati in profondità non avevamo giocatori di gamba. Avevamo tante assenze, Castrovilli, Kouamé, abbassarsi non era una nostra volontà ma una necessità: il Parma rischiava il tutto per tutto, e quando potevamo siamo ripartiti bene”.

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Ieri ha detto che se era lei il problema se ne poteva andare. C’era un destinatario?
“No, era in generale. L’allenatore deve prendersi tutte le responsabilità, l’ho detto perché lo sentivo. Volevo abbassare la tensione nei giocatori, meglio ci sia un capro espiatorio che tutta la squadra”

(foto: twitter Fiorentina)

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