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LE PAGELLE DEL PIACE – Lazio-Bruges 2-2

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Il mondo laziale si è fermato, per un attimo, al minuto 92 di Lazio-Bruges. Un respiro profondo dopo che la palla tocca la parte interna della traversa e torna in campo, una defibrillazione violenta che torna a far battere i cuori. La Lazio è agli ottavi di finale di Champions League dopo 20 anni.

Le Pagelle

Reina: Errore grave sul primo gol dei belgi e in generale una gestione troppo rischiosa della palla. Voto 5

Luiz Felipe: Alterna buone cose a errori di inesperienza ancora inspiegabili. La gestione degli interventi è da esordiente. Voto 5.5

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Hoedt: Una stupida leggerezza gli pregiudica il secondo tempo e fa sprecare un cambio ad Inzaghi. Voto 6

Radu: Soffre come tutti nel finale più di testa che di fisico. Voto 6

Acerbi: Sbagliata la copertura sul 2a2 del Bruges. Va nel panico nel finale come il resto della squadra. Voto 5.5

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Lazzari: Uno dei migliori in campo. Fa impazzire l’avversario diretto costringendolo a tre falli da giallo in quaranta minuti. Corre fino all’ultimo. Voto 6.5

Milinkovic-Savic: Regge il centrocampo sulle sue spalle. Attacca e difende senza fermarsi. Quando capirà che per diventare uno dei migliori centrocampisti europeo dovrà solo specchiarsi meno avrà fatto lo step finale. Voto 6.5

Leiva: Primo tempo ottimo, cala nella ripresa ed è forse l’unico cambio accettabile di Inzaghi. Voto 6

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Escalante: Serve più personalità per giocare al posto di Leiva. Forza Gonzalo. S.V.

Luis Alberto: Primo tempo sontuoso, mette lo zampino sul gol di Correa. Se devi tener palla in superiorità numerica toglierlo è un suicidio. Voto 7

Akpa Akpro: Perché non  hai tirato Brigadiere Akpro invece di metterla indietro, perché? S.V.

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Marusic: Una forza fisica impressionante che si scontra continuamente con un intelligenza calcistica di un bambino della scuola calcio. Inteventi senza senso in disimpegno, falli commessi al limite della propria area di rigore con leggerezza assurda. Incredibile. Voto 5

Immobile: Se c’è una certezza nella vita è il suo nome nel tabellino dei marcatori. 136 nella Lazio e 5 in 4 partite in questa Champions. Voto 7

Caicedo: S.V.

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Correa: Il velo nell’azione del gol è più bello del gol stesso. Ma per diventare un giocatore completo deve chiudere le partite, deve essere più concreto. Perché a certi livelli gli errori si pagano cari. Voto 6.5

A.Pereira: La cosa più bella della sua partita è il post su Instagram per festeggiare. Grande Andreas. S.V.

Inzaghi: Nel giudizio pesa come un macigno la gestione sbagliata delle sostituzioni. Ma di più il fatto di aver portato dopo 20 anni la Lazio agli ottavi di Champions League. De Ketelaere lo poteva atterrare la traversa gli regala la gloria. Voto 6

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