Napoli
“Sei bello ancora di più stamattina”

Non ci riesco. Così dovrebbe iniziare e terminare questo pezzo, perché credetemi, non riesco a scrivere nulla, ad interessarmi della solita rassegna stampa mattutina, a parlare di calciomercato, a parlare di calcio, perché il calcio non esiste più.
Io sono un figlio di Napoli che continua a piangere il suo idolo, e mentre fuori c’è il sole, tutti noi, fratelli partenopei, abbiamo la tempesta dentro. C’è sgomento, disorientamento, è uno stato d’animo troppo difficile da poter spiegare a parole.
Apro il sito online de Le Bombe di Vlad, e mi dico: “Sei bello ancora di più stamattina, sei pieno di Diego”. Io ero troppo, troppo, piccolo per ricordare le sue gesta in maglia azzurra. Allo stadio mi ci portarono ma non ricordo, e mi dispiace troppo non ricordarlo, ma lo sento. Lo percepisco dentro come se avesse sempre fatto parte di tutta la mia vita. Quando penso al Napoli, c’è Diego Armando Maradona, il nostro orgoglio, il nostro Dio. Non è blasfemo con lui, credetemi non lo è. Un uomo che è stato capace di tramandare in modo così potente, per generazioni, il suo ricordo, la sua presenza, è un uomo che con i comuni mortali non ha nulla di simile. E’ lui, è diverso.
Vorrei che la retorica sulla sua immortalità potesse in qualche modo portarmi quel giusto conforto, per smettere di avere queste lacrime continue sul mio volto, ma probabilmente avrò bisogno ancora di qualche ora, adesso ancora non è il momento.
Io stamattina volevo solo dirvi che non ci riesco, e vi ho timidamente spiegato perché. Ma Diego è di tutti, sono certo che molti di voi comprenderanno.
Grazie.
In memoria del Dio del calcio, Diego Armando MARADONA.