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ANGOLO BOLOGNA – Thiago Motta: Un uomo solo al comando

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Bologna Thiago Motta
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LA PARTITA

È lunedì e cerco con un pò di lucidità, svestendo i panni del tifoso obnubilato dalla sbornia di emozioni di fine partita, di raccontare quello che è successo, soprattutto delle “polemiche” di una parte di tifosi rispetto alle scelte di formazione di mister Motta, manco stessimo parlando della città 30 del Sindaco Lepore che tanto appassiona le cronache bolognesi e nazionali.

Come a Milano, il Bologna si presenta con Urbansky e Fabbian esterni d’attacco a supporto di Zirkzee ed è qui che una parte del Dall’Ara inizia a mugugnare. Pronti via, pressing altissimo del Sassuolo, Skorupsky prende in controtempo sull’ennesima ripartenza dal basso Freuler e regala  così la palla che vale il vantaggio per i neroverdi.

Il Bologna si scuote, il Sassuolo arretra e trova il pareggio su una conclusione di Zirkzee deviata nella sua porta da Viti; si riaccende il pubblico ma tempo dieci minuti complice una disattenzione collettiva dei rossoblù, Volpato rientra sul sinistro e calcia a giro sul secondo palo in maniera imparabile. Dall’Ara ammutolito e Sassuolo  negli spogliatoi in vantaggio.

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Rientro in campo e formazione immutata, crescono i borbottii, il Bologna non trova la via del pareggio pur creando un paio di nitide occasioni  e si giunge al minuto 58 che coincide con i tanto agognati cambi del mister che vedono subentrare Orsolini per Aebisher e Saelemaekers per Urbanski con Fabbian che torna a giocare nel suo ruolo naturale.

Il resto è storia con tre gol in 14 minuti e la corsa del Bologna verso l’Europa che riprende.

LA DISAMINA

Il Sassuolo è  la squadra che in più occasioni è stata rimontata da una situazione di vantaggio della serie A e contestualmente è quella che ha subito più reti dopo il 60esimo.

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In questi due aspetti probabilmente c’è la spiegazione per la quale Motta ha schierato una formazione che vedeva due dei suoi migliori giocatori offensivi in panchina, suffragata dal fatto che anche questa volta Dionisi quando ha dovuto mettere mano alla sua panchina ha visto calare notevolmente il valore della sua squadra mentre il Bologna ha alzato e di molto la sua qualità offensiva cosa che gli ha permesso di ribaltare la partita.

Thiago Motta è un allenatore  che studia i suoi giocatori e i suoi avversari in maniera  maniacale, con l’ausilio di sei collaboratori e ogni sua scelta, nel bene e nel male, si poggia su un lavoro che sta incantando buona parte d’Europa e che sta soprattutto portando il Bologna in una zona di classifica che nessuno si aspettava a inizio anno per cui forse meriterebbe da parte di una fetta della piazza bolognese più credito.

OFF TOPIC – LE PAROLE DI SAELEMAEKERS

Intervistato a Sky, Alexis a domanda specifica dell’inviato su cosa pensasse di Zirkzee usa testuali parole “PUZZA DI CALCIO” e io  credo che mai definizione sia stata più azzeccata.

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