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Tre cose sul Giro d’Italia 2024: Giorno 15

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Quindicesima giornata della 107esima edizione del Giro d’Italia.

Sulla neve di Livigno Tadej Pogačar scrive la parola “fine” di questo Giro d’Italia: quarta vittoria per lo sloveno.

Game. Set. Match.

Mette i panni del cannibale Tadej Pogačar e si prende anche la tappa più dura di questo Giro d’Italia. Gli ordini per i compagni di squadra della UAE Emirates sono chiari: non concedere troppo spazio alle fughe. Così ai -14 dal traguardo, quando il gruppo insegue a 2’45” il battistrada Georg Steinhauser (EF Education), la Maglia Rosa scatta e se va. La sua progressione taglia le gambe a tutti, nessuno prova neanche a rientrare sulla sua ruota ed il destino dei fuggitivi è segnato. Lo sloveno li riprende uno ad uno ed a Livigno arriva in solitaria. E’ la sua quarta tappa in questo Giro dopo Oropa, Perugia e Prati di Tivo. Un dominio totale, su ogni terreno.

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Dietro la Rosa, l’abisso

Tra gli uomini di classifica Geraint Thomas (Ineos) e Daniel Martinez (Bora Hansgrohe) sono i primi a tagliare il traguardo dopo la Maglia Rosa ma pagano la bellezza di 2’50”, questo il distacco accumulato in 14km di scalata. Poi Ben O’Connor (Decathlon) e gli altri. Thomas e Martinez, secondo e terzo, adesso in classifica generale hanno rispettivamente 6’41” e 6’56” e lotteranno fino alla fine per definire le gerarchie del podio. Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) si stacca negli ultimi km ma conserva quinta piazza e Maglia Bianca anche se adesso è minacciato a 19” da Thymen Arensman (Ineos). Bene Filippo Zana (Jayco) che perde una posizione ma resta in top10. Ne esce invece Lorenzo Fortunato (Astana): da nono a undicesimo.

Applausi per Nairo

Quando Tadej Pogačar se ne va, si capisce che per i fuggitivi le speranze di arrivare a Livigno sono ridotte al lumicino. Lo sloveno li salta uno ad uno. L’ultimo a cedere è un fantastico Nairo Quintana (Movistar). Il colombiano sembra oggi quello dei tempi migliori. Sui tornanti innevati degli ultimi km la sua sagoma sale, inconfondibile, con passo costante e senza strappi. Sa gestire una tappa così difficile, e quando è in vista del Passo di Foscagno raggiunge e stacca Steinhauser. Manca poco al traguardo e Nairo ha fatto tutto alla perfezione. Peccato però che il cannibale abbia deciso di prendersi anche questa tappa. Il colombiano resiste fino alla fine, ma quando sotto lo striscione dei -2 Pogačar lo passa è evidente la differenza di cadenza e velocità. Quintana si prende un secondo posto straordinario, che segna il su ritorno nel grande ciclismo, ma lascia comunque l’amaro in bocca per quello che sarebbe potuto essere ed invece non è stato. Domani il Giro riposa, poi iniziano le montagne dell’ultima settimana.

(Foto: Depositphotos)

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