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PREPARTITA SALERNITANA – Il ritorno del Comandante

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Walter Sabatini
Tempo di lettura: 2 minuti

Una boccata d’ossigeno puro. Una scossa. Una nuova speranza di un futuro migliore. Di questo, e non solo, aveva ed ha bisogno la Salernitana versione ’23-’24. Una stagione nata male e che è proseguita peggio. Colma di errori, equivoci, contrattempi e perfino intrighi. Di parole dette e non dette, di decisioni avventate ed altre ritardate. Un caos, in buona sostanza, poche volte visto nel “pallonaro” mondo e oltre.

L’unico, in questo momento, in grado di mettere un vero punto e ripartire, con criterio, da zero, era Walter Sabatini. Il Comandante, amato e idolatrato come pochissimi altri abbiano mai fatto all’ombra dell’Arechi, aveva diritto ad una seconda chance. La prosecuzione naturale di un’incredibile impresa da cui porre le basi per un futuro stabile tra i grandi. Bravo il presidente Iervolino a tornare sui suoi passi, e questo va detto. Un presidente con mille difetti, ma a cui è impossibile non riconoscere lo spessore imprenditoriale e la voglia di risollevare le sorti del Cavalluccio con ogni mezzo possibile.

Il tutto, e anche questo va detto, senza “gettare a mare” il lavoro fin qui svolto da Morgan De Sanctis. Un lavoro costellato senz’altro da errori, ma anche di mirabili intuizioni. Le responsabilità che gli andrebbero ascritte, a nostro modesto avviso, riguardano poco o nulla il lato tecnico. Piuttosto la gestione di cose di campo e la quotidianità di uno spogliatoio che, lasciato a briglie sciolte, è diventato una polveriera pronta a esplodere in qualunque momento. E chi meglio del “Comandante” Walter avrebbe potuto, in questo momento, risolvere tali problematiche. Probabilmente nessuno.

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Tornando, per un attimo, agli affari di campo, la gara di Bergamo, nonostante il rotondo passivo, ha comunque dato alcune importanti risposte. Se non altro, dal punto di vista motivazionale si è rivista una Salernitana combattiva e presente a sé stessa, capace di tenere testa ad una delle migliori compagini dell’intero campionato. Almeno per i primi 50 minuti, prima di soccombere, e “sbracare” in modo quasi ignobile sotto i colpi di Muriel e compagni.

Contro il Milan, il grande ex Pippo Inzaghi potrebbe scegliere di non scompaginare più di tanto una formazione che, nel complesso, non ha poi così tanto sfigurato. Davanti a Costil, possibile linea a 4 con Mazzocchi a destra, Gyomber, insidiato da Fazio, e Pirola al centro e Bradaric a sinistra. A centrocampo, al fianco di Coulibaly, due tra Bohinen, Martegani e Legowski. Causa squalifica, sarà assente, invece, Giulio Maggiore. In avanti, si va verso la riproposizione del tridente composto da Dia, Candreva e Tchaouna, leggermente insidiato da Kastanos.

Una “nuova vecchia” si profila, dunque, all’orizzonte per la Salernitana targata Danilo Iervolino. Che sia di nuovo 7, 5,4 o 1% non sembra, questa volta, interessare granché. L’importante sarà avere la certezza che tutti, nessuno escluso, torneranno a combattere senza mollare di un centimetro.

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(Foto: Depositphotos)

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