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Gol e tante emozioni ma alla fine Napoli e Milan devono accontentarsi del pari

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Napoli Juventus Maradona Serie A
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Dal Diego Armando Maradona

Napoli e Milan si dividono la posta. Al “Maradona” finisce 2-2 per un pari che non fa felice nessuno ma che sicuramente serve di più ai rossoneri che restano così in piena corsa per lo scudetto anche se perdono la testa della classifica. Garcia invece manca ancora una volta la terza vittoria consecutiva, adesso i punti di distacco dall’Inter capolista sono di nuovo 7 e nel posticipo del lunedì Fiorentina ed Atalanta potranno cacciare gli azzurri dalla zona Champions.

Partita bella, emozionante, quattro gol ed un espulsione che costringe il Napoli a portare l’assedio finale in dieci uomini. All’ultimo secondo Kvaratskhelia avrebbe anche l’occasione per portare a casa i tre punti ma Maignan respinge la sua conclusione da dentro l’area e proprio sulla ribattuta Orsato fischia la fine.

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Una partita dalle due facce. Nel primo tempo molto meglio il Milan che si limita al compitino, che però Pioli ha studiato bene ed i suoi applicano alla perfezione. I rossoneri attendono bassi e poi ripartono facendo girare molto la palla. E trovano con estrema facilità il vantaggio quando Pulisic dalla destra pesca Giroud in area, Rrhamani se lo perde e l’opposizione di Meret, centrato dal colpo di testa del francese, è troppo morbida. Al 22′ il Milan è in vantaggio. Il gol spegne l’entusiasmo del Napoli che in campo era entrato anche bene, ma si era subito dimostrato troppo impreciso. Con i partenopei scomparsi dal campo il Milan ci mette solo 9 minuti per trovare il raddoppio. Il gol è la fotocopia del primo, a crossare questa volta è Calabria, la testa è ancora quella di Giroud che sovrasta Rrhamani.

Finisce così il primo tempo, con il Milan in vantaggio di due gol ed un Napoli inguardabile. Troppa la distanza tra i reparti, poche le idee e per di più sbagliate come quella di voler a tutti i costi lanciare Raspadori in profondità.

Allora Garcia decide di cambiare, sono ben tre le sostituzioni nell’intervallo con Simeone al posto di Elmas e Raspadori spostato a fare il sottopunta. Dentro anche Ostigard per Rrhamani e Olivera per Mario Rui. Pioli invece toglie Pulisic, tra i migliori dei suoi, ed in campo va Romero.

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E Garcia ha ragione. I nuovi entrati ed il nuovo modulo cambiano la partita del Napoli. I primi minuti sono di una straordinaria intensità, gli azzurri aggrediscono il Milan ed al 50’ Politano accorcia le distanze. La sua è una prodezza che scardina la difesa dei rossoneri e lancia il Napoli alla ricerca del pari. Le occasioni arriva in rapida successioni, per due volte gli azzurri chiedono il rigore per fallo di mano, ma per il Var non c’è nulla. Le continue incursioni dei partenopei costringono spesso i milanisti al fallo e proprio su di una punizione dal limite Raspadori di destro pesca il jolly che vale la parità.

Dopo il 2-2 la partita torna in equilibrio, entrambe le squadre vorrebbero vincerla ed il Napoli finisce in dieci per il doppio giallo a Natan. L’ultima occasione è del Napoli, ma il risultato non cambia. Dopo i fischi del primo tempo, al triplice fischio gli azzurri ritrovano gli applausi del proprio pubblico ma il pareggio questa sera non basta, soprattutto per come è arrivato. Troppo deludente il Napoli del primo tempo perché Garcia possa dormire sonni tranquilli.

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