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Scommesse e calcio: la sottile linea tra gioco legale e illegale

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Tonali
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L’ufficialità è arrivata qualche giorno fa: Sandro Tonali sarà squalificato per 10 mesi da tutte le competizioni calcistiche. Tornerà in campo il 27 agosto del 2024 e salterà di conseguenza gli eventuali Europei che la nazionale di Luciano Spalletti potrebbe disputare.

È questa la seconda sentenza sullo scandalo scommesse, avvenuta dopo la confessione da parte dell’ex centrocampista del Milan di aver puntato somme di denaro anche sui rossoneri.

Dopo Fagioli, squalificato dopo patteggiamento per 7 mesi, adesso anche il calciatore del Newcastle viene allontanato dai campi di gioco. In attesa di aggiornamenti sull’altra situazione, quella di Nicolò Zaniolo. L’ex esterno della Roma, oggi in forza all’Aston Villa, ha ammesso di aver giocato a poker e blackjack su piattaforme illegali, ma senza saperlo.

Un tema, questo, che è stato affrontato di recente da Andrea Alemanno, docente dell’Università Bicocca di Milano. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha parlato proprio della capacità di distinguere il gioco legale da quello che non lo è, individuando nell’approvazione del Decreto Dignità la fonte di alcuni problemi di comunicazione. “La pecca del decreto – ha spiegato – è che, pur partendo con l’intento di ridurre la propensione al gioco, avendo limitato tantissimo la possibilità di comunicazione a chi pratica gioco legale, ha anche indirettamente limitato la possibilità di far capire bene che c’è un gioco legale e un gioco illegale”.

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Su 21 milioni di scommettitori, il 17% punta su canali illegali, vale a dire 4,4 milioni di persone.

Un numero che ha ovviamente ripercussioni economiche molto forti. Come si legge in questo articolo, il mercato del gioco non autorizzato, sia terrestre che online, rappresenta in Italia più di 25 miliardi di euro, con il 75% dei quali che arriva dalla filiera digitale. A mettere in luce questo dato è una stima dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato e della DIA, la Direzione Investigativa Antimafia, una sinergia che aveva portato alla cancellazione, solo nel 2022, di oltre 9.400 siti illegali.

Senza informazione, senza comunicazione e senza dialogo con l’utente, insomma, si rischia di esporlo alla filiera del gioco nero.

Per questo serve parlare di gioco sicuro. Per questo serve parlare anche degli errori commessi. I giocatori squalificati, infatti, oltre a seguire un percorso psicologico per contrastare la ludopatia, saranno coinvolti in iniziative che hanno l’obiettivo di promuovere stili di gioco consapevoli e sicuri. Perché da alcuni errori si può sempre ripartire. Ma soprattutto si può sempre imparare.

(Foto: DepositPhotos)

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