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Finalmente Napoli. Quattro gol all’Udinese per scacciare i fantasmi

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Kvaratskhelia Napoli
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Il Napoli torna alla vittoria, ad un mese esatto dal successo casalingo contro il Sassuolo. Lo fa davanti al proprio pubblico che mai, per tutti i 90 minuti lascia trapelare paura o angoscia per il caso Osimhen che ha scosso la vigilia della gara. Lo fa ritrovando sé stesso, dominando la gara e mettendo in mostra tutto il potenziale della sua rosa. Ma non è questione di uomini, né di guida tecnica o schieramento che sia. Il cambiamento non è lì. E’ che nella serata del Maradona tornano sintonia e convinzione, torna la voglia di giocare al calcio e di voler determinare il risultato, di essere padroni della partita.

Lo si vede chiaramente nell’azione che porta al calcio di rigore prima negato da Manganiello e poi concesso dopo la chiamata del Var.  Nasce tutto lungo l’asse Mario Rui-Kvaratskhelia. Il portoghese lancia lungo, una parabola di cinquanta metri, il georgiano addomestica, entra in area e viene falciato da Ebosele. Sul dischetto va Zielinski che porta in vantaggio il Napoli già al 19′. Il polacco è sicuramente uno dei protagonista della partita. Quando è in giornata il suo è un calcio sublime ed in questa gara mette in mostra tutto il suo repertorio: progressioni ed imbucate. Del polacco era stato anche il primo tiro quando Di Lorenzo ad inizio gara lo aveva liberato a tu per tu con Silvestri ma la conclusione era finita alta. Il preludio di una frazione di gioco dominata dal Napoli che sulla destra fa quello che vuole. Osimhen è sempre al centro delle triangolazioni d’attacco e si muove tanto. Natan e Ostigard danno sicurezza, Lobotka ed Anguissa dettano i tempi. Il raddoppio arriva così, con un’azione a lungo manovrata dal Napoli e conclusa con Politano, per l’occasione a sinistra, che imbecca Osimhen. Il nigeriano non sbaglia. E’ il gol liberatorio, non solo perché porta il Napoli sul 2-0, ma perché tutti aspettavano la rete del bomber.

Il Napoli nel primo tempo potrebbe farne altri e la seconda frazione si apre come si era chiusa la prima. Passano pochi minuti dal ritorno in campo delle squadre ed arriva il palo di Kvaratskhelia, il primo della serata. Al 12’ allora Sottil cambia ed inserisce Samardzic, Success e Ferreira. Nel Napoli invece al 18′ arriva la standing ovation per Osimhen quando Garcia lo toglie per inserire Simeone e Lindstrom (esce anche Politano).

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E sono proprio i due nuovi entrati a confezionare l’ennesima occasione da gol al 22’. Sul calcio d’angolo che ne segue arriva il secondo palo della partita per Kvaratskhelia. Sembra l’ennesima gara maledetta per il georgiano ma è una serata speciale qui al Maradona, non c’è spazio per i fantasmi, ed Kvicha il gol lo trova al 30’ su un errore della difesa friulana. Il Napoli va così sul 3-0. E’ il gol che scatena l’esultanza del 77 e dà il via al coro “I campioni dell’Italia siamo noi” cantato da tutto lo stadio.

La partita però ha ancora da regalare spettacolo. L’Udinese trova il gol al 36’ con una bella azione personale di Samardzic, entrato da poco. Il Napoli risponde dopo un minuto con l’incornata di Simeone su assist di uno scatenato Kvaratskhelia.

E’ la rete che fissa il risultato sul 4-1 e porta il Napoli a -4 dall’Inter sconfitta dal Sassuolo. 

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