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ANGOLO LAZIO – Il precampionato biancoceleste

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Tempo di lettura: 3 minuti

Con l’amichevole contro il Latina si chiude il precampionato della Lazio. Il match organizzato in memoria di Vincenzo D’Amico, storico capitano e campione d’Italia nel 74, restituisce una squadra più in forma e brillante a dispetto delle ultime uscite.

Partiamo però da chi non ha giocato. Akpa Akpro e Cancellieri non sono stati convocati, invece Maximiano rimane in panchina e gli viene preferito Adamonis. Questo sembra più di un indizio per le loro cessioni, per il portiere c’è l’Almeria mentre gli altri sembrano vicini all’Empoli.

Tornando alla partita sorprende, alla lettura della formazione titolare, la presenza di Kamada dal primo minuto. Il nuovo acquisto giapponese trova subito spazio con meno di una settimana di allenamenti con la squadra. Il suo compito di non far rimpiangere un pilastro come Milinkovic-Savic è sicuramente il più arduo. In soli 50 minuti dà già segnali incoraggianti: letture di gioco, inserimenti offensivi fino ad arrivare alla prima marcatura in biancoceleste poco prima di essere sostituito.

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Anche gli altri due volti nuovi (Castellanos e Isaken) hanno subito timbrato il cartellino. Questa è la testimonianza di quale è stato l’obiettivo della società in sede di mercato: allungare la rosa. Finalmente Sarri sembra potersi affidare ad alternative più pronte nonostante la giovane età. In attesa degli ultimi colpi, che ci auguriamo arrivino, l’identikit del mercato della Lazio sembra chiaro: giocatori sì giovani ma con qualche stagione da titolare.

Davvero un peccato non aver consentito più tempo ai nuovi, se avessero potuto lavorare dal ritiro con Sarri i risultati sarebbero stati sin da subito migliori.

La vecchia guardia subito in forma

Appare in grande spolvero Immobile, autore di una tripletta, a dispetto delle uscite precedenti che erano state sicuramente meno brillanti, probabilmente a causa dei carichi della preparazione.

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Tutto il precampionato ha visto “un nuovo titolare”: Lazzari ha giocato dal primo minuto tutte le amichevoli. Complice l’infortunio di Hysaj, il terzino destro si sta ritagliando uno spazio sempre più importante. Sembrava possibile una sua cessione e invece va verso una maglia da titolare contro il Lecce, condizione che aveva perso nel post mondiale della scorsa stagione.

Infine la luce della Lazio è sempre più Luis Alberto. Tutto il gioco passa dai suoi piedi, diventando il cuore della squadra e il cervello di Sarri in campo. Al netto dei suoi colpi di testa e di offerte arabe solo sussurate e mai realmente palesate, l’andaluso è la guida tecnica di questa squadra e dalla sua vena passa gran parte della stagione biancoceleste.

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