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Angolo del tifoso

ANGOLO ATALANTA – Care, carissime coste

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Con buona pace degli appassionati di montagna e/o dei laghi, il mare resta di gran lunga la meta più gettonata dai vacanzieri di ogni nazionalità con un primato solidissimo che resiste di generazione in generazione. E ognuno ha nel suo cuore la sua costa preferita. Amalfitana, Sorrentina, Romagnola, dei Trabocchi, dei Cedri, Ligure, Smeralda, insomma, chi più ne ha più ne metta in questo elenco di posti straordinari che tutto il mondo ci invidia e che ricevono decine (e alla volta anche centinaia) di migliaia di turisti nazionali e internazionali ogni anno.

Sebbene siano un gradino inferiori (perdonateci questo tocco di sano orgoglio patriottico) alle italiane, esistono in Europa altre coste molto belle e invase ogni anno dai turisti. Di queste, due, per motivi essenzialmente calcistici, stanno diventando di moda tra i tifosi atalantini: la Costa Azzurra e la Costa di Almeria.

La prima è notissima praticamente a tutti. Come è notissimo il suo “capoluogo”: Nizza. Ebbene, da martedì sera è ufficiale che nella città nativa di Giuseppe Garibaldi si trasferirà Jérémie Boga. L’ivoriano lascia così Bergamo dopo un anno e mezzo con tanti bassi e pochissimi alti. Pur avendo diverse attenuanti (una su tutte: non aver quasi mai giocato nel suo ruolo naturale di ala sinistra in un tridente offensivo lineare e quelle volte che ci ha giocato ha fatto bene), l’ex Sassuolo non ha dato quel brio e quella verve in zona offensiva che si attendevano da un calciatore dotato di buonissime qualità tecniche. Rimarrà negli occhi di tutti, come buon ricordo, la perla del gol in Europa League a Leverkusen contro il Bayer dove Boga, partendo da centrocampo, riuscì a portarsi davanti al portiere e a siglare la rete che è valsa il passaggio ai quarti di finale (persi poi con il Lipsia).

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Una cessione che rappresenta comunque un piccolo capolavoro del duo mercato atalantino Congerton-D’Amico. Acquistato a gennaio 2022 a 22 milioni di euro, Boga è stato ceduto al Nizza a 18 milioni di euro. Quindi, considerato l’ammortamento, è stata evitata qualunque minusvalenza e, anzi, si potrebbe parlare anche di una leggera plusvalenza di circa un milione d’euro. Mica male. O mica “Maehle”.

Già, perché ufficialmente non è Costa Azzurra, ma Marsiglia è un’altra perla del Mediterraneo francese. Perla che a gennaio accolse Ruslan Malinovskyi e che, a meno di clamorosi contro-sviluppi, è pronta ad accogliere l’esterno danese dopo due anni e mezzo “alla Boga”, con qualche numero positivo ma con tantissima discontinuità.

Infine, ultima ma non ultima, la Costa di Almeria, delizia dell’Andalusia, nel sud della Spagna. E dall’Almeria – salvo inattesi colpi di scena – dovrebbe giungere l’acquisto più costoso della storia dell’Atalanta. Si tratta di El Bilal Touré, 22enne possente attaccante maliano. Inseguito da mezza Europa, Touré ha preferito la Dea all’Everton, concorrente più diretta per l’ingaggio del centravanti africano.

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Ben 30 i milioni che la società di Percassi e Pagliuca sgancerà all’Almeria per accaparrarsi le prestazioni di Touré. Un particolare che non può non soddisfare i tifosi (quale tifoso storcerebbe mai il naso quando la propria società investe una tale cifra), ma che allo stesso tempo non può non allarmarli, dato che – Hojlund a parte – gli ultimi acquisti a cifre importanti (Musso, Demiral, lo stesso Boga) non è che abbiano scintillato.

Atalanta che quindi – sia in entrata, che in uscita – sta facendo il Giro delle Coste. Coste care, carissime. Per i turisti, nel significato sentimentale del termine. Per i dirigenti atalantini, ovviamente, per quello economico.

 

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