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Angolo del tifoso

ANGOLO NAPOLI – Orgogliosamente vivi

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La partita più importante della stagione nelle condizioni peggiori.
Senza attaccanti, con Elmas improvvisato centravanti e con una condizione fisica apparsa nelle ultime settimane un po’ calata.

Nonostante questo, però, grande avvio azzurro, con i primi venticinque minuti con un numero considerevole di tiri in porta e la sensazione – netta ed indubitabile – di come i valori in campo fossero sensibilmente diversi.

Una sola squadra in campo, con tanto possesso palla, maggiore determinazione, superiori qualità tecniche e migliore impostazione tattica.
Rossoneri costretti a ripartire in contropiede e aggrediti sin dalla trequarti difensiva.
Poi all’improvviso – come accade in tutte gli intrecci atti a creare suspence – una bellissima giocata di Brahim Diaz a centrocampo ha favorito un vantaggio del tutto immeritato per la squadra di casa.

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Si gioca a calcio ed è un quarto di finale di Champions, però.
E’ cominciata, infatti, col gol di Bennacer, un’altra partita, con un Milan più presente, più cattivo e addirittura vicino al raddoppio allo scadere di un primo tempo nel quale un arbitro mediocre ha risparmiato almeno due cartellini gialli a Leao e Krunic.

Secondo tempo simile al primo nell’approccio della squadra di Spalletti, innervosita però dalla gestione totalmente opposta del direttore di gara, capace di comminare quattro ammonizioni in otto minuti, due delle quali sventolate sul viso di un Anguissa che, fino a quel momento, era stato certamente tra i migliori.

Non esiste sconfitta, però, nel cuore di chi lotta. E non è la classica frase che serve a consolare chi perde con onore, ma il manifesto che racconta l’atteggiamento di una signora squadra che meritatamente sta dominando il campionato nazionale.

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Nonostante l’espulsione abbia toccato uno degli uomini migliori, poi, alcun contraccolpo per gli azzurri, che – senza un terminale offensivo e con Raspadori non in perfette condizioni – si sono rifugiati nel tiro da fuori ed hanno avuto in capitan Di Lorenzo l’ultimo ad arrendersi.

La gara d’andata ha sorriso ad un Milan attento e applicato nel porre in evidenza i suoi uomini migliori (Maignan, Theo Hernandez, Diaz, Tonali e Leao), ma non ha deciso ancora nulla.

Tra meno di una settimana le due squadre si ritroveranno nuovamente di fronte e la terza partita in meno di un mese sarà la più importante.
E, val la pena sperare, che il Napoli venderà cara la pelle.
Perché è un appuntamento storico, è una gara mai vista, una partita mai giocata.
Gli azzurri sono feriti, sofferenti, ma hanno la bava alla bocca e sono ancora vivi, orgogliosamente vivi.

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