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Angolo del tifoso

ANGOLO NAPOLI – Trenta e lode

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Inizio caratterizzato soprattutto dal tentativo granata di anticipare il gioco del Napoli, col tanti falli a referto e poco altro.
Palleggio paziente degli azzurri e pochi minuti per mettere subito in chiaro uno strapotere tecnico-tattico formalizzato col dominio fisico dello stacco aereo dello straordinario attaccante nigeriano.
Lunga fase centrale del primo tempo, poi, con baricentro più basso della capolista e Torino pericoloso in un paio di occasioni, utili per mettere in bella mostra le qualità di Meret. Ci ha pensato – però – Kvaratskhelia, oro di Napoli, a procurare e realizzare il rigore che, portando il risultato sullo 0-2, ha consentito poi un controllo più o meno agevole del match.

Per una squadra che abitualmente in campo va a memoria e che da agosto gioca divertendosi e si diverte giocando, il terzo gol è poi un inno alla bellezza della disciplina artistica che, da dittatrice assoluta, la squadra di Spalletti propina ed esercita senza curarsi di latitudine e longitudine.

E’ un moto continuo il Napoli, un generatore di emozioni ed una fabbrica di felicità per tifosi che da oltre trent’anni sono in attesa e che mai come in questa stagione stanno percorrendo strade che profumano di gloria e conducono verso la storia.

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Il quarto gol reca la firma di Ndombelé, ma racconta il decimo assist del campione georgiano e l’ennesima conquista di palla degli affamati campioni azzurri.

Anche a Torino, dunque, è andata in scena la solita sceneggiatura, con Kvaratskhelia e Osimhen a capitalizzare prestazioni-capolavoro e rendere merito ad un’annata per la quale cominciano a non esistere più aggettivi o sostantivi.

L’insuperabile Kim, l’intelligenza e l’onnipresenza cosciente di Lobotka ed Anguissa, la continuità dei ragazzi impegnati sulle fasce, la superiorità dei due marziani davanti: il Napoli 2022/2023 continua ad infrangere record e non ha voglia di fermarsi.

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C’è una mira che deve necessariamente essere superiore addirittura a quella degli arcieri che puntano il bersaglio: è quella degli artisti, che mirano all’infinito.
Così fanno i ragazzi di Spalletti, lanciatissimi e con nessuna voglia di rallentare.

Ventitré vittorie in campionato, sette in Champions League: i numeri raccontano che il Napoli a metà marzo ha fatto già trenta, meglio di ogni altra concorrente europea.

Sarà bellissimo ricordare negli anni che verranno la cavalcata gloriosa d’una stagione magnifica, così come è un privilegio inenarrabile raccontarne le gesta in diretta, esaltarsi ogni qualvolta Osimhen si alza nell’aere celeste, Kim respinge ogni malsana idea altrui e Kvaratskhelia dà lustro al lavoro dell’intero gruppo magistralmente allenato da un uomo perbene.

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Voti altissimi anche a Torino per i ragazzi di Spalletti.
Poker in trasferta, nessuna rete subita, sorrisi diffusi a più non posso e… trenta e lode.
Ci si rivedrà in aprile, per inseguire la primavera migliore di sempre.

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