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Il Napoli batte l’Atalanta per 2 – 0 e fa il vuoto dietro di sé

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Match clou al Maradona in occasione della 26° giornata di campionato. Gli azzurri di Spalletti affrontano l’Atalanta di Gasperini, storicamente avversario ostico per la squadra partenopea. Entrambe le compagine vengono da due risultati non positivi: il Napoli ha perso la sua prima partita interna contro la Lazio dell’ex Sarri, mentre gli orobici non sono andati oltre uno scialbo zero a zero casalingo contro l’Udinese.

Il Napoli è chiamato, dunque, ha riscattare il passo falso interno e consolidare la propria posizione di vetta (anche in virtù dell’inaspettata sconfitta dell’Inter per mano dello Spezia), mentre l’Atalanta – dal canto suo – vuole tener vivo il sogno Champions.

Nessuna novità nell’undici schierato da Spalletti, con il solo Politano a sostituire un infortunato Lozano, se non per un cambio dell’ultimo minuto: Gollini – al suo esordio stagionale con la maglia azzurra – sostituisce Meret che ha accusato dolori ad un polso.

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Primo tempo abbastanza equilibrato. Il Napoli mantiene un costante predominio territoriale, senza peraltro rendersi particolarmente pericoloso, mentre i bergamaschi restano molto bassi in attesa di ripartire appoggiandosi spesso sul rientrato Zapata.

L’unico vero sussulto del primo tempo arriva al 41° minuto per mano di Politano: l’esterno destro del Napoli, al termine di un batti e ribatti in area, si trova il pallone sul piede sinistro ma Musso è bravo a farsi trovare pronto.

Il secondo tempo il Napoli scende in campo con tutt’altro piglio. Gli azzurri appaiono estremamente determinati a portare a casa il bottino pieno. La pressione costante della squadra partenopea dà i suoi frutti al 60° minuto: una giocata da vero fuoriclasse di Kvara porta il Napoli in vantaggio. Stadio Maradona in visibilio.

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Passano pochi minuti e il Napoli raddoppia sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Rhamani svetta di testa e batte un incolpevole Musso.

La partita di fatto finisce qui. Il Napoli allunga, forse stavolta in maniera decisiva,  e regala l’ennesima serata da incorniciare ad un pubblico che non ha smesso per un secondo di sostenere la squadra. Ora per gli azzurri testa a mercoledì: il Napoli si gioca un altro pezzetto di storia.

 

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