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Camera con vista playoff per il Sudtirol, battuto il Benevento per 2-0

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BENEVENTO-SUDTIROL 0-2

2001, odissea nella palude per il Benevento. Sì, sì, non è una svista, anche se  la tarda ora la giustificherebbe. Sappiamo che stiamo nel 2023. Quella fatta non è solo una citazione cinematografica. E’ proprio del 2001 e ha quasi 22 anni, infatti, Luca Belardinelli, il golden boy che ha sbloccato le sorti di Benevento-Sudtirol. A farlo sprofondare ancora più in basso, poi, con il raddoppio c’ha pensato Cissè, proiettando gli altoatesini verso posizioni di classifica davvero gratificanti. Il confine tra inferno e paradiso, praticamente. E’ stata la serata delle prime volte. Prima volta del Sudtirol a Benevento. Prima volta di una donna ad arbitrare allo stadio “Ciro Vigorito”. Se non è la prima volta in assoluto, sicuramente è la prima che il sottoscritto vede con i propri occhi di una squadra che vince in trasferta con un solo tifoso presente nel settore ospiti (premiato a fine gara dalla squadra di Bisoli con la consegna di un intero completino di gioco). Eppure il Sudtirol non campeggia certo ai margini della classifica, anzi sta meritando il suo quarto posto da sogno, con vista playoff.

Ecco, “se telefonando” (dal titolo del capolavoro che c’ha piacevolmente invaso in questi ultimi giorni, in omaggio a Maurizio Costanzo che ne scrisse il testo, con musica e arrangiamento di un altro gigante italiano come Ennio Morricone) noi adesso ad un noi stesso del passato, avessimo detto che la stagione di Benevento e Sudtirol non sarebbe stata quella prevista a settembre (pronostico che sembrava fin troppo semplice fare), il noi del passato si sarebbe fatta una grossa grassa sonora risata. Chi l’avrebbe mai detto, infatti, che il Benevento avesse bisogno come il pane e come l’aria di punti salvezza e che il Sudtirol può seriamente sognare un piazzamento playoff? Una gara aperta ad ogni tipo di risultato, forse condizionata dalle assenze e anche dalla paura di perdere. Formazione quasi obbligata per i giallorossi che, falcidiati dagli infortuni in difesa e in attacco (sono out Glik, El Kaouakibi, Leverbe, Veseli, Improta, Ciano, Pettinari e Farias, e lo stesso Letizia non è al meglio della sua condizione e doveva stringere i denti) e reduci da due risultati utili di fila con Stellone in panca (il secondo allenatore chiamato in corsa in pochi mesi), sembrano in forte crescita. Anche Pierpaolo Bisoli deve fare a meno di pedine importanti, su tutte Casiraghi e Odogwu. Nonostante ciò, il suo Sudtirol è sorprendentemente salito alla ribalta (fino a stasera erano imbattuti nel 2023) e il suo lavoro sta incidendo e non poco. Il Sudtirol unisce la tenacia del tecnico, ex bandiera del centrocampo del Cagliari degli anni ’90, con una difesa rocciosa e un centrocampo possente e resistente alle intemperie. Lo chiamano catenaccio, in realtà viene ribaltato il concetto de “la miglior difesa è l’attacco” con “il miglior attacco è la difesa”. Tant’è che è uno degli attacchi meno prolifici tra le squadre che lottano per i piani alti (28 gol fatti), ma soprattutto una delle difese più granitiche (27 gol subiti). Così come il Benevento, che sta lottando nei piani inferiori ma è la terza difesa migliore del campionato cadetto insieme al Sudtirol, al Bari, al Pisa e al Cagliari. Insomma né per il Benevento, né per il Sutirol sarebbe stata una passeggiata “lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale”, come avrebbe detto Cacciaguida a Dante nel Paradiso.

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LA CRONACA. Ventisettesima giornata interamente in notturna, se non per 3 partite giocate ieri, di cui a Benevento e Sudtirol potevano interessare due esiti: quello di Parma-Pisa, con i toscani a battere gli emiliani, e quello del derby calabrese Cosenza-Reggina con il Cosenza vittorioso a marcare stretto il tentativo di fuga del Benevento dalle paludi.

Bolzanesi che si difendono con tutti i suoi effettivi (e anche di più, sembravano 10.000 a coprirsi efficacemente) dietro il centrocampo quando il Benevento spinge in avanti fin dai primi minuti, ma è dagli ospiti, su palla inattiva, che arriva la prima emozione della gara. Al 4’, da un corner di Pompetti, il centrale difensivo Masiello svetta per mettere paura alla porta difesa da Paleari: Schiattarella provvidenziale a deviare il colpo di testa a colpo sicuro. Al 10’, al termine di un lungo fraseggio da un lato all’altro del campo, i giallorossi trovano la loro prima conclusione con un tiro-cross di Letizia raccolto dalla testa di Simy. Ma il centravanti, davanti al portiere, non è particolarmente fortunato nella conclusione. Neanche sessanta secondi e altoatesini che passano inaspettatamente in vantaggio. Ripartenza decisa più che veloce con il cross di Siega dalla destra che trova l’incornata chirurgica di Berlardinelli, che anticipa Foulon. Il mediano classe 2011, proveniente dall’Empoli, indovina posizione e tempo, battendo sul posto i centrali difensivi. Benevento nel balordone più totale, al 13’ la squadra di Bisoli ne approfitta. Acqua e cemento a volontà nell’azione operaia del Sudtirol e l’azione viene impastata per l’idolo bolzanese Tait, che però non crea problemi a Paleari. Dopo una fase di sbandamento del Benevento, con il Sudtirol a controllare tutto, persino a contenere le proprie fughe in avanti, il Benevento è alla ricerca del pari con tanta buona volontà ma ben poca cattiveria agonistica. Oltre il possesso palla sembra non riuscire ad andare. E, infatti, si va al riposo dopo più di mezz’ora senza alcuna conclusione a porta. E in realtà ci mette ben altri dieci minuti, ad inizio ripresa, per tentare di spaventare il Sudtirol alla ricerca del gol. Ma è il Sud Tirol a raddoppiare. Volata sulla destra del neoentrato Rover. L’ala destra, con una progressione in velocità in pochi tocchi, crossa immediatamente al limite della lunetta dove arriva puntuale a prendere l’autobus Cissè che con un fendente sul primo palo buca la porta. Al 65’ occasionissima per il Benevento, la migliore della partita, sui piedi del neoentrato Acampora. Carfora trova lo trova come jolly tutto da solo, ma il piattone piazzato del n. 4 giallorosso finisce tra le braccia del fin qui poco impegnato Poluzzi. Due minuti Sudtirol che può definitivamente chiuderla. Ancora accelerazione sulla destra di Rover che con un assist per Cissè in diagonale taglia tutta la retroguardia giallorossa. Soltanto lo stop sbagliato dell’attaccane guineano evita il tracollo della Strega. Che non s’arrende. Al 76’ il Benevento si lancia in avanti, ma il tentativo dalla distanza di Acampora finisce a lato. Al 79’ è Schiattarella che, generoso, ci prova, crossa e trova La Gumina. Palla alla destra di Poluzzi. Tris vicino per la squadra di Bisoli all’ ’84 e all’ ‘87. Nel primo caso c’è stato un cross preciso di Lunetta sul primo palo per il neoentrato Schiavone che, davvero per poco, non cala la parola fine sul match. Nel secondo, la terza rete poteva arrivare da Lunetta, al termine dell’ennesimo affondo in ripartenza. Finisce con un 0-2 netto, senza appello. Con un Benevento che ha avuto un corposo possesso palla e un Sudtirol cinico, fin quando non si sono aperti spazi più cospicui dove ha affondato maggiormente i propri colpi, che è stato attento a non farsi colpire e a trafiggere al momento giusto di contropiede rapido e, soprattutto, determinato. Una cosa è certa, il Sudtirol non è certo là sopra al 4° posto per caso. E, da questa sera ancora di più, può sognare in grande. “E se è tutto un sogno, che importa? Mi piace e voglio continuare a sognare….”, scriveva Sepulveda ne “La gabbianella e il gatto”. Istanti di gioia e felicità che, molte volte, valgono una vita. In questo caso, trattasi di attimi che possono valere un’intera stagione. Per sognare di salire o per sperare di non scendere.

IL TABELLINO

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Benevento (4-3-2-1)

Paleari; Tosca (79’ Agnello), Pastina, Letizia, Koutsoupias (61’ Acampora); Karic, Foulon (1’ s.t. Carfora), Schiattarella; Tello, Jureskin; Simy (61’ La Gumina)

All. Stellone

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Sudtirol (4-4-2)

Poluzzi; Celli, Masiello, Belardinelli (73’ Curto), Zaro; Tait, Pompetti (1’ s.t. Rover), De Col, Siega (1’ s.t. Fiordilino); Larrivey (73’ Lunetta), Cissè (83’ Schiavone)

All. Bisoli

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Arbitro: Ferrieri Caputi di Livorno

Reti: 11’ Belardinelli (ST), 58’ Cissè (ST)

Ammoniti: Siega (ST), Schiattarella (B), Pompetti (ST), Tosca (B)

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Recupero: 0 primo tempo; 5’ secondo tempo

LA CRONACA IN….10 PASSAGGI

4’ Sudtirol che si difende con tutti i suoi effettivi dietro il centrocampo quando il Benevento spinge in avanti, ma è dagli ospiti, su palla inattiva, che arriva la prima emozione della gara. Da un corner di Pompetti, il centrale difensivo Masiello svetta per mettere paura alla porta difesa da Paleari: Schiattarella provvidenziale a deviare il colpo di testa a colpo sicuro.

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10’ Giallorossi che fraseggiano a lungo da un lato all’altro del campo, trovando la loro prima conclusione con un tiro-cross di Letizia raccolto dalla testa di Simy. Ma il centravanti, davanti al portiere, non è particolarmente fortunato nella conclusione

11’ Sull’altro fronte, gli altoatesini passano in vantaggio. Ripartenza decisa più che veloce con il cross di Siega dalla destra che trova l’incornata chirurgica del classe 2001 Berlardinelli, che anticipa Foulon. A sorpresa ospiti in vantaggio.

13’ Benevento nel balordone più totale, la squadra di Bisoli ne approfitta. Acqua e cemento e l’azione viene impastata per l’idolo bolzanese Tait, che però non crea problemi a Paleari

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58’ Benevento alla regia, disperatamente alla ricerca del gol. Ma è il Sudtirol a raddoppiare. Volata sulla destra del neoentrato Rover. L’ala destra, con una progressione in velocità in pochi tocchi, crossa immediatamente al limite della lunetta dove arriva puntuale a prendere l’autobus Cissè che con un fendente sul primo palo buca la porta

65’ Occasionissima per il Benevento, la migliore della partita, sui piedi del neoentrato Acampora. Carfora trova lo trova come jolly tutto da solo, ma il piattone piazzato del n. 4 giallorosso finisce tra le braccia del fin qui poco impegnato Poluzzi.

67’ Sudtirol che vuole chiuderla. Ancora accelerazione sulla destra di Rover che con un assist per Cissè in diagonale taglia tutta la retroguardia giallorossa. Soltanto lo stop sbagliato dell’attaccane guineano evita il tracollo definitivo della Strega

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76’ Il Benevento si lancia in avanti, ma il tentativo dalla distanza di Acampora finisce a lato.

79’ Schiattarella, generoso, ci prova, crossa e trova La Gumina. Palla alla destra di Poluzzi.

84’ Un minuto dal suo ingresso serve a Schiavone per rendersi pericoloso. Cross preciso di Lunetta sul primo palo con Schiavone che per poco non rifila il tris d’assi

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