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Torino, Juric sul mercato: “Volevo gli acquisti dal primo gennaio”

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Torino
Tempo di lettura: 5 minuti

L’allenatore del Torino, Ivan Juric, è intervenuto in conferenza stampa in merito alla gara di domani contro lo Spezia e ai possibili rinforzi in questa finestra di mercato. Queste le dichiarazioni del tecnico Granata raccolte da TMW:

Tornando sulla coppa, può essere la svolta da un punto di vista psicologico?
“Già siamo al massimo delle nostre possibilità, non c’è bisogno di scintille”

Sono ore delicate da un punto di vista ambientale?
“Sono punti di vista, quando giochi con il Bologna mi sento inferiore: quel risultato non è uno scivolone, ma una sconfitta normale. Loro hanno qualcosa in più. Lo Spezia mi piace, hanno giocatori forti e moderni. Holm, Nzola, Kiwior non hanno un grande nome, ma hanno caratteristiche giuste per il calcio moderno. Hanno vinto a Verona, vincevano 2-0 con l’Atalanta: se non siamo al 100% psicologicamente o fisicamente, non c’è partita”

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Quali sono le trappole per domani?
“Ripeto ciò che ho detto…Voi dite che il Verona è stato un passo falso, io no. A Salerno abbiamo fatto una grande partita. Con lo Spezia faremo fatica se non daremo il massimo perché i valori sono simili”

Adopo e Bayeye possono giocare?
“No, titolari no”

Quanto è cambiato il campionato tra pre e post Mondiale?
“Qualcuno si è rinforzato, penso al Verona che ha ripreso a lavorare come si deve e si vede. Ma siamo rientrati velocemente nel ritmo. Per noi, queste tre partite mi hanno soddisfazioni dal punto di vista del gioco. Per domani ho davvero paura, abbiamo avuto tanto dispendio ed è normale che squadre di valori uguali conta l’aspetto mentale e quello fisico”

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Qual è la collocazione del Toro oggi?
“Se fai il decimo posto, è uno scudetto…Tra nono e undicesimo, poi c’è differenza notevole con le altre squadre davanti. Poi se dimostriamo a Milano che possiamo andare oltre e otteniamo risultati superiori, ci credo. Ma il Verona ha fatto nono, nono, decimo e poi penultimo più o meno con gli stessi giocatori”.

Schuurs è al livello quasi di Bremer?
“Sono stra contento di lui, sono entusiasta della sua voglia. E’ diverso da Bremer: il brasiliano ha una struttura fisica e un modo di difendere fantastico, Schuurs è cresciuto in certe cose che gli mancavano e pian piano le sta migliorando. Ha altre qualità, come i passaggi e inserirsi in attacco. Come difensore puro, Bremer è il migliore tra quelli che ho allenato insieme a Romero. Schuurs è più completo, in un certo senso: non è così animale, così toste, ma ha altre cose belle e importanti. Ha una voglia di allenarsi unica”

Come mai questi picchi di prestazioni?
“Contro il Verona abbiamo fatto benissimo per 90 minuti, a Salerno 45 minuti eccellenti in cui potevamo fare tantissimi gol ma sei il Toro e non li fa…Non è fame, è qualità: la fame è in fase difensiva, la qualità è diversa. Per me sono tre partite sullo stesso livello. Dopo il Verona sono tornato a casa molto felice”

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I protagonisti di San Siro meritano di stare al Toro o sarebbe meglio ascoltare le offerte?
“Con Bayeye sono stato chiaro: Lazaro, Aina, Singo e Vojvoda sono più forti in questo momento. Sa che questi cinque mesi gli sono serviti tanto, si è allenato con giocatori forti ma voleva andare a giocare. La mia idea è che ha sfruttato al massimo i suoi 10 minuti, ma rimane sotto gli altri quattro esterni. Lazaro è infortunato, ci può dare una mano e vediamo se avrà opportunità per andare via. Adopo è utile perché può fare il difensore o a centrocampo, a San Siro ha fatto un gran lavoro su De Ketelaere. Conto su di lui, è più centrocampista con le caratteristiche tipo di Desailly”

Sente la volontà della società di darle due rinforzi?
“Penso di sì…Li volevo il primo gennaio perché avevamo quattro partite. La società dipende dalle cose economiche, ma vorrebbe migliorare e completare”

Aprirà le porte del Filadelfia?
“Non sapevo che non si può entrare al Filadelfia, che manca un certificato…Quando mi chiedono, dico di parlare con Pellegri e di venire. Il Toro è quindicesimo per spettatori, non siamo così numerosi. Il passato è il passato, ma la verità è quella: se mettiamo le squadre di B, siamo in zona retrocessione. Vorrei avere più entusiasmo: se siamo decimi, con la situazione di qualche anno fa, è un grande successo. Ma la scontentezza si trasferisce alla squadra…E’ come se chiedessi a un giocatore di darmi qualcosa che non può darmi. Bisogna essere intelligenti per capirlo. Vorrei grande entusiasmo e che siamo tutti più felici: certe cose si stanno facendo, magari non a grandi velocità, ma si stanno facendo. Penso che sia giusto aprire il centro sportivo, non è mai stato un problema”

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E’ stata decisiva la sfrontatezza dei giovani a San Siro?
“Se sono spregiudicati non sono…Avevano tanta concentrazione e applicazione: hanno giocato da persone mature. E’ la bellezza del calcio. Il Milan mi impressiona sempre, hanno scelto giocatori veri con pochi soldi. Quando gioco contro di loro, vedo un’intensità pazzesca e mi impressionano sempre. I ragazzi sono stati fantastici per la maturità con cui hanno giocato, anche Seck ha fatto benissimo in fase difensivo”

Ci saranno rotazioni domani?
“Siamo ancora in fase di recupero, abbiamo speso tantissimo e sarà la quarta in dieci giorni. Ci devo pensare bene: sono rimasto contento dei primi 70 minuti di Milano. Vorrei dare continuità, ma ci devo pensare se riusciamo a reggere fisicamente”

Novità su infortunati?
“Lazaro lunga, Pellegri e Ilkhan ancora fermi, Aina forse per Firenze”

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(Foto: LBDV)

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