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Caso Juventus, Chiellini: “Accordi e comunicati erano diversi”

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Emergono nuovi particolari legati al caso Prisma in cui è coinvolta la Juventus. Nelle ultime ore, infatti, è stato diffuso l’interrogatorio a cui Giorgio Chiellini si sottopose. L’ex capitano e difensore dei bianconeri ha ammesso al cospetto dei pm Ciro Santoriello, Mario Bendoni e all’aggiunto Marco Gianoglio di aver avuto un ruolo importante. L’ex capitano della Nazionale, infatti, ha fatto da mediatore tra la società e i compagni di squadra in un periodo critico.

L’interrogatorio a Chiellini è stato pubblicato, nel dettaglio, da La Gazzetta dello Sport. Di seguito alcuni passaggi riportati da sportmediaset.mediaset.it:

“Durante quel periodo di panico e difficoltà economica per la società mi è stato chiesto di fare da tramite con il resto del gruppo per cercare di venirci incontro in questo momento che si era creato. Il problema maggiore della società era la liquidità a breve termine. Dopo varie chiacchierate con società e compagni, quello che è stato fatto è quello di rinunciare a quattro mensilità in modo da permettere al club di risparmiare in un momento molto difficile con la promessa che, una volta ripresa la stagione, una parte sarebbe tornata indietro. Onestamente, poi, conoscendo come le persone della Juventus si sono comportate con me, non ho mai avuto dubbi. Se Andrea e Fabio danno la parola, non c’è ragione di temere“.

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“Non è stato facile parlare con i miei compagni, ma hanno accettato con la promessa che, se la stagione fosse ricominciata, saremmo stati ricompensati e qualcosa avremmo ripreso. Tra noi abbiamo comunicato con telefono e chat. È stata fatta a pezzi. Ognuno aveva la sua opinione, non è stato semplice. Non ricordo con esattezza chi era favorevole e chi no, la disponibilità c’è stata da parte di tutti. A noi la rinuncia a prendere denaro per qualche mese non ci cambia. Ci tenevamo, invece, che tutto lo staff fosse retribuito regolarmente”.

Tutti (inteso i compagni, ndr) eravamo comunque a conoscenza che il comunicato stampa sarebbe stato diverso dagli accordi. Noi abbiamo rinunciato per il bene della società, poi nel bilancio non so cosa abbiano messo. O meglio: so che hanno messo i 90 milioni di rinuncia. Non so se era corretto o meno farlo“.

(Foto: LBDV)

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