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ANGOLO SALERNITANA – Mala Nuttata

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La settimana fin troppo corta, a valle dell’epica dello Stadium, consegna la Salernitana al primo, vero bivio della Stagione. Ché le partite da vincere, in fin dei conti, sarebbero queste qua: ebbene, stasera gli uomini di Nicola imboccano il ciottolato che probabilmente compete ancora loro.
Fangoso, accidentato, malmostoso come una partita approcciata, chissà, senza lo spirito pugnace e necessario al cimento.

Il Lecce: che posso dire? Un paio di individualità avanti, Strefezza, per il resto poca qualità e tanta applicazione. Insomma, quel che s’era intravisto, ciò che si attendeva.
Noi male, diffusamente e prevalentemente: appena viene poco poco meno l’intensità torniamo normali. Stasera men che normali.

E dire che nel grigiore è parso scintillare l’acciaio di cui è composto Daniliuc: Signore e Padrone del campo, fulgida stella che già brilla e che non basta. Non oggi.

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All’imbrunire del primo tempo ci castiga Ceesay, da una ripartenza nata dal balbettio del top player. La prestazione di Mazzocchi è un classico: convocazione in Nazionale -inevitabile, inconfutabile- cui fa seguito la naturale svagatezza del campione pur sempre umano.

La ripresa non è propriamente un assalto, tuttavia loro se la buttano in porta ed è lì che Nicola la perde. Allorquando i Granata, che pur vorrebbero, palesano che no: questa qui non è serata. Il Mister non si accontenta, cambia a trazione anteriore ed il Pollo nemmeno s’è sistemato quando Strefezza molla il ceffone.

Definitivo per la mala nottata ma magari salutare: non possiamo permetterci alcun quarto d’ora di sonno.
Funga da sveglia e ci salviamo in scioltezza.

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