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Angolo del tifoso

ANGOLO MILAN – Vittoria a Praga e attesa per il sorteggio

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Si chiude la fase a gironi dell’Europa League. La classifica recita Milan primo con tredici punti, dodici gol realizzati e sette subiti.

Un tempo si sarebbe detto “No Ibra, no party” ma, alla luce del rullino di marcia in Europa, si può addirittura azzardare un “No Ibra, no problem!”.

Se si contano anche le tre partite di qualificazione ai gironi, dal 17 Settembre a oggi, i rossoneri hanno giocato nove partite, sette vinte, una pareggiata e una sola persa, proprio con Ibrahimovic in campo. E fu proprio senza Ibrahimovic, in casa del Rio Ave, il battesimo del fuoco per questa squadra che continua a ribaltare previsioni e a stupire.

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Dalle formazioni si capisce perfettamente che siamo in un momento della stagione in cui bisogna accettare dei compromessi. Da una parte la chiusura della fase a gironi delle coppe europee e dall’altra la corsa in un campionato che bisogna continuare senza cali di intensità.

E allora Pioli, saggiamente e alla luce degli ultimi infortuni che lo hanno privato di tre titolari fondamentali come Ibrahimovic, Bennacer e Kjaer, sceglie di non rischiare e schiera solo riserve. Kalulu a sorpresa schierato centrale di difesa affianco a Leo “The Revenant” Duarte, Conti a destra e Dalot a sinistra, Krunic e Tonali in mediana, Colombo centravanti circondato da Hauge, Maldini e Castillejo.

La Partita

Il Milan va in controllo da subito, i ritmi sono bassi e lo Sparta Praga non sembra voler vendicare un’Europa League che non lo ha visto proprio risplendere. L’unico gol del match arriva al ventitresimo minuto, il marchio è quello del norvegese Hauge su azione personale, tunnel a saltare Wiesner e destro morbido, sul palo più lontano, a sinistra del portiere Heca.

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Uno a zero e partita destinata al controllo. La difesa milanista non corre mai un pericolo e ha ben impressionato quel Kalulu centrale che ha saputo mostrare ottime doti di palleggio e di posizionamento.

Sicuramente un esperimento che non rivedremo in partite di gran lunga più delicate, ma comunque la dimostrazione di quella duttilità che rappresenta uno dei punti di forza di questa rosa.

Si rivede finalmente Leao. Il portoghese torna sul rettangolo di gioco, dopo quasi un mese di assenza, qualche accelerata delle sue, qualche giocata ma è bene cominciare a grattare via un pò di ruggine, servono le sue accelerazioni, i suoi cambi di passo improvvisi.

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Tutti sono coinvolti nel progetto, tutti saranno chiamati a dare il loro contributo perchè tutti possono essere decisivi. E sarà decisivo Tatarusanu che nelle battute finali, in pieno recupero, si allunga e sventa una chiara occasione da gol di Karlsson che lasciava partire un tiro rasoterra diretto all’angolino basso di sinistra. Fischio finale di li a poco e benvenuto primo posto.

Milan (Kundera)

Questa del Milan pare proprio un’insostenibile leggerezza dell’essere, tanto per richiamare l’opera di Milan Kundera che vide la luce proprio a Praga. Ma insostenibile solo per gli avversari, sia ben chiaro. La squadra di Pioli, questa leggerezza, sembra che sappia usarla e maneggiarla quasi con destrezza oramai, tanto da far sorgere un sospetto.

Chiamarla leggerezza forse conferisce a tutto un’aura troppo ingenua, troppo spontanea, poco sofferta.

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E se fosse sicurezza? Questa squadra emana sicurezza. Il miracolo di questa squadra è la sicurezza che pare sia scesa da chissà quale fessura celeste ma è chiaramente derivata dal lavoro quotidiano, da un’intesa molto forte di gruppo cementata dalla classe e dal furore del suo fuoriclasse svedese.

Il Milan è sicuro quando schiera undici riserve e non perde mai il pallino del gioco, quando dimostra di sapere quando spingere e quando amministrare le forze, le proprie e quelle dell’avversario. Quando si impone di credere in una partita che, in teoria, non avrebbe avuto molto da dire e invece oggi ci racconta un Milan che accede ai sorteggi dei sedicesimi da primo nel girone. Domenica c’è il Parma di Liverani e leggerezza o sicurezza che sia, si va lì per onorare e difendere il primo posto in classifica.

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