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LEVA CALCISTICA ’68 – Il signore dell’area di rigore

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Parole, tante, ne sono state spese in tutti questi anni. Mai troppe per ricordare un Uomo, prima che il calciatore, nel giorno del trentunesimo anno dalla sua tragica scomparsa.

Al di là di campanilismi e divergenze sulle passioni calcistiche, c’è un nome che mette d’accordo tutti, dalle Alpi a Lampedusa, e oltre: Gaetano Scirea.

Il signore dell’area di rigore.

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Grande tecnica, ottima visione di gioco, eleganza e classe naturale e sempre corretto, e quando diciamo “sempre” non esageriamo: mai un cartellino rosso in carriera, nonostante il ruolo e i compiti difensivi. L’unico giocatore, a memoria, che abbia mai invidiato alla Juventus.

Il 3 di settembre 1989 un bastardo incidente su un’infame strada polacca ce lo ha portato via a soli trentasei anni. Era lì per osservare quelli che sarebbero stati i prossimi avversari dei bianconeri in Europa.

Alfiere della Juventus di Trapattoni che vinceva in Italia e all’estero, di una Juventus che univa una nazione. Dei tanti ricordi adolescenziali resta impresso il colpo di tacco in area tedesca a liberare Marco Tardelli al Bernabeu per il sigillo finale del Mondiale del 1982.

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Il ricordo lacerante, invece, riporta all’interruzione della Domenica Sportiva che dava la notizia che ammutolì un Paese intero.

Ciao Gai, manchi tanto e mancherai sempre agli amanti romantici del Football.

(Foto: sito ufficiale FC Juventus)

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