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Cagliari, l’allarme di Giulini: “Temo che non ci saranno le stesse risorse per tutti”

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Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini ha rilasciato un’intervista ai microfoni di SkySport, lanciando un allarme in previsione di quello che sarà il calcio dopo questo stop forzato. Di seguito le sue parole:

Davanti abbiamo grandissima abbondanza. Abbiamo Joao Pedro che ha fatto un anno incredibile, Simeone che ha sempre dato un grandissimo contributo. Giocatori di classe cristallina come Ragatzu, Birsa, Pereiro. Non sarà facile per il mister trovare la formazione giusta. Se ci dovessero esserci queste 13 partite, sarà aiutato dal fatto che saranno ravvicinate. Mi auguro che non si andrà oltre il mese di luglio. Io vedo oggi un campionato che inizia a metà giugno eventualmente e che finisca non oltre luglio. Sarebbe auspicabile aumentare la percentuale, soprattutto sulla parte dei diritti tv, almeno oltre il 50% in parti comuni. I grandi club italiani devono competere in un contesto europeo, noi di media-piccola dimensione dovremo competere localmente con quelli di grande dimensione. Ho paura che dopo questa crisi i top club riusciranno ad avere ancora più risorse degli altri grazie alle proprietà e agli sponsor. Nei club di piccola e media dimensione non ci saranno più queste risorse nel breve termine. Se tutti i club avessero un salary-cap, sarebbe un bene per tutte le competizioni. Ci aiuterebbe a smettere di ragionare sulla possibilità di Superleghe o Superchampions. Io ho un’idea che deve partire da UEFA, ECA verso le federazioni nazionali”.

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