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Roma, prove generali: prima lo smaltimento, poi caccia in attacco

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Nonostante gli alti e i bassi delle prestazioni, non si può dire che la Roma abbia conseguito una stagione cattiva. Le incognite erano tante, dal nuovo tecnico neofita del calcio italiano ad una squadra messa su in affanno, con tanti prestiti e calciatori da rilanciare.

Eppure il progetto è riuscito, e seppur con qualche ammaccatura gli uomini di Fonseca hanno giocato un buon campionato, almeno fino ad ora. Ma alla società – la nuova, s’intende – toccherà presto gestire un nuovo ostacolo: il mercato estivo. Un mercato dove la Roma dovrà confermarsi, e quantomeno tenere i migliori e prendere i necessari. 

Per questo motivo, nonostante il passaggio di proprietà sia ancora avvolto nel mistero, nella Capitale si stanno già facendo i conti per il prossimo luglio. Si tenterà, di certo, di prendere il vice-Dzeko, in modo da far sì che anche il bosniaco possa respirare: in molti, al momento, pensano a Mariano Diaz, esubero del Real per cui Florentino al momento chiede venti milioni. Si cercherà, anche, di riportare in patria Stephan El Shaarawy, che ha già ammesso che, pur di tornare a vestire il giallorosso, rinuncerebbe ai quattordici milioni di euro dello Shanghai Shenhua. Acquisti di prim’ordine che però non toglieranno spazio all’ottica futura: in lista c’è anche Mudryk, giovanissimo dello Shakhtar sul quale Fonseca ha già messo gli occhi.

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Per prendere, però, bisogna prima avere i fondi disponibili e, in pratica, vendere gli esuberi. Tra i nomi più accreditati per la partenza ci sono quelli di Nikola Kalinic, Javier Pastore e Diego Perotti, che non sono riusciti a confermarsi nell’arco della stagione. Sul taccuino delle uscite potrebbe finirci anche Under: l’esterno classe ’97 non è da considerare propriamente un fuori rosa, ma gli infortuni che ne hanno caratterizzato la carriera in giallorosso pesano sulle sue spalle, ed ha un’importante fila di seguaci che potrebbero portarlo via dalla capitale. Sacrificio necessario, per la Roma del futuro.

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