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ESCLUSIVA #LBDV – Arturo Di Napoli: “Napoli-Inter? Sfida alla pari”

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Il Nord sulla carta d’identità, il Sud nel sangue. Le esperienze con Inter e Napoli, la consacrazione e le migliori soddisfazioni a Messina. Arturo Di Napoli, per tutti Re Artù, è intervenuto in esclusiva ai microfoni della nostra redazione per parlare del momento che sta attraversando il calcio italiano e non solo. Ecco le sue dichiarazioni:

La Lega Serie A, in un primo momento, aveva deciso di disputare le partite delle regioni ad alto rischio contagio a porte chiuse, salvo poi cambiare idea, a poche ore dall’inizio della giornata, rinviandole al 13 maggio. Qual è la sua idea al riguardo?

“Il tema è talmente delicato che la cosa principale è quella di fare chiarezza. In primis bisogna ovviamente tutelare la salute di tutti noi. Successivamente alla base poi di ogni decisione deve esserci l’equità. Bisogna fare le cose con fermezza, tutelando l’interesse di tutte le squadre. Sono pienamente d’accordo con le dichiarazioni rilasciate da Gattuso sull’argomento: o giocano tutti o si ferma tutto”.

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In molti, viste le ultime decisioni della Lega, parlano di favoritismi e di campionato falsato. E’ d’accordo?

“Assolutamente no. Purtroppo l’espandersi di questo virus ha colto un pò tutti impreparati e sono sicuro che con il buon senso si possa tranquillamente uscire da questa situazione di stallo”.

Giovedì ci sarà la semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Napoli ed Inter, due squadre con le quali ha giocato. Che partita si aspetta?

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“Il Napoli è una squadra ormai ritrovata. L’Inter, che dal canto suo sta facendo un campionato straordinario, avrà di fronte una squadra diversa rispetto a quella di qualche mese fa, e i nerazzurri ne hanno già visto le migliorie nel match di andata. Mi aspetto una bella sfida,  e sicuramente sarà una sfida alla pari”.

In seguito ai rinvii provocati dal caso Coronavirus, l’Inter arriverà a questo impegno con due partite in meno nelle gambe, a differenza del Napoli che non si è mai fermato. Quanto questa differenza può influire sulle prestazioni?

“Sicuramente è un aspetto che può influire sul match. Da una parte c’è l’Inter, che avendo giocato di meno, può perdere concentrazione mentale ed in maniera inconscia potrebbe ‘staccare la spina’ . Dall’altra parte invece il Napoli, avendo più minuti nelle gambe, potrebbe pagare la stanchezza soprattutto nel caso poi il match dovrebbe trascinarsi oltre i tempi regolamentari. Quindi tutto sicuramente porterà delle variazioni sulla prestazione delle squadre, ma per entrambe ci saranno pro e contro”.

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Mai come quest’anno il campionato è incerto ed equilibrato con una Lazio che a sorpresa, grazie anche ai match rinviati, si ritrova da sola in testa alla classifica. Ma secondo lei i biancocelesti possono davvero arrivare fino in fondo e diventare la vincente tra i due litiganti?

“Dopo la vittoria sul Bologna lo stesso Inzaghi ha parlato di un gruppo straordinario che sta facendo grandi cose da quattro anni. La Lazio ha cambiato poco, è un gruppo che ormai si conosce a memoria ed in campo si vede. Mi aspettavo comunque una Lazio che potesse essere tra i primi posti già ad inizio stagione, certo nessuno, me compreso, si aspettava che a questo punto della stagione la Lazio potesse essere prima a discapito di una Juve favorita e ad un Inter rinata. Ennesimo segnale che questa squadra sta facendo un qualcosa di storico”.

Intanto in casa Milan stiamo per assistere all’ennesimo ribaltone societario con Boban e Maldini che dovrebbero a breve lasciare la società rossonera. Un club che ormai da anni rincorre una propria stabilità, un club in difficoltà che ormai non riesce più a tornare ai fasti di un tempo.

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“Purtroppo in questo momento il Milan non è più il club che con Berlusconi comandava in Italia e soprattutto in Europa. Oggi i problemi ci sono e sono evidenti. Certamente per giudicare in maniera più chiara bisognerebbe essere all’interno della società, ma la cosa certa in questo momento è che la strada per riavere il vecchio Milan sembra lunga e tortuosa”.

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