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PREPARTITA GENOA – Calda atmosfera

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Stadio Ferraris Genoa
Tempo di lettura: 3 minuti

Il Genoa, tornato a mani vuote dal Via del Mare di Lecce, affronta una Roma in via di ripresa dopo un inizio sottotono. Ad appoggiare il Grifone, presente l’ordinaria calda atmosfera della Gradinata Nord e di tutto il Ferraris.

I PRECEDENTI

La Roma non perde contro il Genoa da sedici partite di fila: l’ultima vittoria rossoblu risale a maggio 2014, quando Fetfatzidis mise a segno ll’1-0 decisivo all’83’. Da quel giorno in poi, Grifone a digiuno di vittorie contro i capitolini.

Il precedente tra le due che fa ancora oggi più scalpore è il 4-3 casalingo del Genoa, che vinse dopo aver rimontato un triplo svantaggio. Decisive le doppiette di Palacio e Paloschi.

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Il dato che spaventa il Grifone è l’assenza di gol contro le squadre allenate da Mourinho: in sei partite in campionato contro l’allenatore portoghese, il Genoa non è mai andato a rete. Vedremo se i ragazzi di Gilardino saranno in grado di sfatare questo tabù.

GLI AVVERSARI

I ragazzi di Mourinho disputeranno la terza partita in sette giorni, tra Europa League e campionato.

L’allenatore lusitano dovrà rinunciare a Renato Sanches, vittima di un’ennesima ricaduta. Ai box anche Kumbulla e Abraham, i quali dovranno aspettare tre o quattro mesi per il rientro in campo.

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Mourinho si affiderà a Rui Patricio come estremo difensore, succeduto dal tridente difensivo composto da Llorente, Ndicka e Mancini. A centrocampo in ballottaggio Pellegrini e Aouar, davanti confermata la coppia Dybala-Lukaku. La Joya è la bestia nera del Grifone, nove gol in tredici partite contro i rossoblu.

IL GRIFONE

La mentalità dimostrata a Lecce non è stata assolutamente sbagliata, il Genoa non ha mollato un attimo. Gli schemi sono saltati dopo soli trentasei minuti in seguito all’espulsione di Martin. Lo spagnolo sarà, quindi, indisponibile per questo match. Certa, perciò, la titolarità per Johan Vasquez.

Rientra in gruppo Junior Messias, difficile che venga impiegato dal primo minuto o addirittura convocato. Nel caso il brasiliano dovesse essere presente nell’elenco dei convocati, potrebbe essere un’ottima carta da giocare a partita in corso per Gilardino.

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Possibile un cambiamento nella formazione, oltre all’obbligato impiego di Vasquez. Gilardino può tornare al 4-3-2-1, schierando nuovamente Malinovskyi e Gudmundsson dietro a Retegui per spingere in maniera più incisiva. Nei tre di centrocampo vedremo se il mister deciderà di dare una possibilità ai nuovi arrivi dal primo minuto.

Questo il possibile undici iniziale, con ballottaggi annessi (4-3-2-1): Martinez; De Winter (Sabelli), Dragusin, Bani, Vasquez; Badelj, Strootman (Kutlu), Frendrup (Thorsby); Malinovskyi, Gudmundsson; Retegui.

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